Cercando il buono da Mondaino a Talamello

Un itinerario per niente scontato dove il tempo si ferma e i sensi si deliziano

Logo CC

Un percorso alternativo, affascinante, per scoprire un angolo di Romagna tra tradizione e qualità.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Food Valley
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa Mondaino Mondaino

    Su un’alta collina della media Valconca, dove un tempo pascolavano i daini e sorgeva un tempio dedicato a Diana, gran dea della caccia e protettrice delle selve, nacque un paese.
    Il “Monte dei daini” divenne un caposaldo della Signoria dei Malatesta sui confini con le terre dei rivali Montefeltro, duchi di Urbino.

    Si entra da porta Marina, per giungere sulla piazza forse più singolare del riminese. Piazza Maggiore ha una forma semicircolare incorniciata da un porticato neoclassico. La via centrale si innesta su questo spazio tondeggiante che gli abitanti definiscono affettuosamente “piazza padella”. È il cuore del paese dove avvengono le contese tra le varie contrade che danno vita al Palio del Daino che si svolge nel mese di agosto.

    All’interno della Rocca si trovano invece il municipio e le istituzioni culturali. 
    Due le curiosità da non perdere: il terrazzo, che offre una vista incomparabile su Romagna e Montefeltro, e le sue fondamenta, che ospitano una serie di passaggi segreti utilizzati per scopi militari. In una sala è conservato l’affresco raffigurante la Madonna del Latte di Bernardino Dolci (sec XV).

    Ma quali sono i prodotti tipici gastronomici da non perdere quando si arriva qui? Dovete sapere che Mondaino è detto il paese “dei ghiottoni”: oltre al formaggio di fossa, altri due prodotti vanto di questo territorio sono il tartufo bianco pregiato e l'olio. 

    Il formaggio “infossato” ha un suo percorso per diventare tale e infatti per tre mesi deve maturare sottoterra. Questo gli conferisce un sapore davvero particolare, decisamente prelibato. Il “fossa” è un prodotto di nicchia che nel 2008 ha ottenuto la DOP e si produce seguendo tre regole precise: solo puro pecorino di primavera, stagionato per tre mesi e infossato in agosto, una sola volta all’anno.

    Le fosse sono ambienti sotterranei scavati nell'arenaria e ed è nel caldo della fossa, che durante la fermentazione supera i 30 gradi, che il formaggio elimina acqua, sali e grassi e, infine, risorge a nuova vita per dare al palato un paradiso di gusti ed aromi.

    A novembre, quando si finisce di spremere l’olio nuovo e si “sfossa” (si toglie dalle fosse) il formaggio del Mulino della Porta di Sotto, il borgo celebra tutti i suoi prodotti tipici con un importante evento importante si chiama Fossa, tartufo e venere.

  • Seconda tappa: Talamello Talamello

    Talamello è un balcone sulla Valmarecchia che sorge su uno sperone di roccia alle falde del monte Pincio, sul sponda sinistra del fiume. 

    Anche questo borgo, come Mondaino, in novembre diventa una meta obbligata per gli amanti del formaggio di fossa. Il poeta Tonino Guerra l’ha denominato “Ambra” per il suo colore, ma col nome si danno poche spiegazioni: quello che conta è il sapore: buono, fragrante, e si sposa con tanti altri ingredienti.

    Questo formaggio viene lavorato nel periodo della fienagione di giugno - luglio e poi viene messo a riposare per tre mesi nelle grotte tufacee del paese. Le fosse dell’Ambra si possono visitare, previa reperibilità dei proprietari. 

    Il suo centro storico invita alla passeggiata per l’intimità che sa offrire e le perle da scoprire nel perimetro di poche centinaia di metri. 
    Tra queste la fontana che ingentilisce la piazza, lo splendido Crocifisso di “Scuola Riminese del Trecento” nel Santuario di San Lorenzo, la Cella del cimitero che racchiude autentici tesori quattrocenteschi. 
    Il Museo-pinacoteca Gualtieri ospita invece "Lo Splendore del Reale”, una collezione che riunisce più di 40 opere donate al Comune tra il 2000 e il 2005 da Fernando Gualtieri, artista di fama internazionale di origini talamellesi, apprezzato, oltre che in Europa ed America, anche in Cina e Giappone.

    Se il territorio vi ha conquistato e scegliete di fermarvi oltre le 24 ore, sappiate che nei dintorni il monte Pincio, ricoperto da pineta e castagneti centenari, è la meta ideale per escursioni ed attività all’aria aperta.

Ultimo aggiornamento 23/01/2024

Per maggiori informazioni

Redazione Riviera di Rimini

Uffici informazione turistica

Mondaino - Welcome Room
Info
Talamello - Welcome Room
Info

Potrebbe interessarti...

SITO UFFICIALE DI INFORMAZIONE TURISTICA © 2024 Regione Emilia-Romagna | Assessorato Turismo e Commercio