Il Cammino Spirituale di Devozione Mariana è un suggestivo itinerario ad anello che conduce da Brisighella al Santuario della Madonna del Monticino.
Percorrendo antiche vie immerse nel verde del Parco della Vena del Gesso Romagnola, i viandanti possono vivere un’esperienza di meditazione e scoperta, tra fede, storia e panorami mozzafiato.
Vi proponiamo questo viaggio a piedi -che tutti possono intraprendere- che si svolge prevalentemente su strade campestri e sentieri CAI in un territorio da sempre percorso da pellegrini, dove il culto mariano trova testimonianza in diversi luoghi.
Questo cammino non è una semplice esperienza di trekking e la bellezza di questo luogo, la natura intatta, la storia lo rendono l’ideale per la meditazione e per ritrovare la pace con sé stessi.
E’ consigliato portare con sé una quantità adeguata di acqua potabile dal momento che non ci sono sorgenti d’acqua lungo il percorso.
Il viaggio ha inizio nel pittoresco borgo medievale di Brisighella, incastonato alle pendici dell’Appennino tosco-romagnolo tra le colline della Valle del Lamone.
Raggiungibile comodamente in treno o in auto (parcheggio vicino alla stazione), da qui si percorre Viale G. Pascoli per salire fino al Santuario della Madonna del Monticino, immerso in un suggestivo paesaggio di cipressi.
Questo luogo sacro, costruito nel XVIII secolo, rappresenta un’importante meta di devozione mariana e ha attirato pellegrini per secoli. Anche se oggi non è visitabile all’interno, il Santuario offre comunque un'atmosfera di profonda spiritualità e paesaggi mozzafiato, con un’ampia vista che si apre sulle vallate circostanti.
Una volta raggiunto, si può ammirare l’artistica facciata in stile classicheggiante, arricchita da un ampio protiro davanti al portale, nicchie laterali e lesene con capitello corinzio, che reggono una trabeazione modanata. Questi elementi donano al Santuario un aspetto solenne ed elegante, perfettamente integrato nel paesaggio naturale che lo circonda.
La storia del Santuario affonda le sue radici nel 1626, quando una piccola formella di terracotta raffigurante la Vergine con il Bambino venne posta all’ingresso del paese. Questa immagine sacra, di autore sconosciuto, divenne presto oggetto di venerazione, spingendo la comunità a edificare un luogo di culto dedicato. Nel 1759, l’opera venne solennemente trasferita all’interno del Santuario, rafforzandone il significato religioso.
La tradizione delle edicole votive talvolta costruite come ex voto, così diffusa in Romagna, è una delle forme di devozione più antiche e testimonia il forte legame della popolazione con la Madonna. A Brisighella questa devozione è ancora oggi molto sentita: ogni settembre, dal lontano 1662, il borgo celebra la festa della Madonna del Monticino, un evento che combina celebrazioni religiose e momenti di vita comunitaria.
Sul retro del Santuario, in un’ex cava abbandonata, si trova il Museo all’aperto del Monticino, un’area di grande interesse geologico, paleontologico e naturalistico.
Lasciandoci alle spalle il Santuario della Madonna del Monticino, il cammino prosegue lungo il sentiero CAI 511, che si snoda attraverso un paesaggio incantevole fatto di boschi e radure, offrendo scorci panoramici sulla Vena del Gesso Romagnola.
Questo tratto di percorso, immerso in una natura incontaminata, conduce fino al Rifugio del Parco Carnè, un’oasi verde di straordinaria bellezza, popolata da una ricca varietà di fauna selvatica e alberi secolari.
Il Rifugio del Carnè rappresenta il punto di accesso ideale per esplorare il Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola, uno dei luoghi più suggestivi e caratteristici dell’Appennino tosco-romagnolo. Qui è possibile concedersi una pausa rigenerante, godendo della quiete e delle numerose opportunità per escursionisti e amanti della natura.
Dall’interno del centro visite arriverete poi alla Chiesa di Rontana, dal retro della quale percorrendo un facile e breve sentiero escursionistico il “Sentiero degli Alpini” di 400 metri nel bosco arriverete alla vetta di Monte Rontana (484 m. s.l.m.), dove sorge una croce di cemento armato, datata 1901 e restaurata nel 1961 dedicata a Cristo redentore
Nei pressi anche il sito archeologico con reperti di origine medievale del Castello di Rontana.
Il panorama mozzafiato e il paesaggio naturalistico fanno anche di questa parte del percorso un’emozionante viaggio per l’anima.
Per rientrare in stazione vi basterà ripercorrere il percorso in senso inverso.