Tutti i giorni questi luoghi ci danno la possibilità di fare un tuffo nel passato, riportandoci, con un po’ di immaginazione, al riecheggiare dei tamburi, allo scalpitio dei cavalli e al vociare di mercati affollati.
Ecco l’itinerario da seguire per visitare le piazze del centro di Modena, lasciarsi rapire dalla loro bellezza, e scoprirne i fatti più interessanti. E gli appassionati di fotografia non possono rimanere delusi: sono tantissimi gli scorci da immortalare!
La partenza non può che essere dal cuore pulsante della città, Piazza Grande, dalla bella pavimentazione in ciottoli di fiume. Riconosciuta dall'Unesco nel 1997 Patrimonio Mondiale dell'Umanità, insieme al Duomo e alla vicina Torre Ghirlandina, è incorniciata a nord e a est dal Palazzo Comunale e dalla stessa cattedrale.
Piazza Grande è stata ed è tuttora il fulcro della vita sociale della comunità modenese in moltissime occasioni, come per esempio la celebrazione del Santo Patrono San Geminiano ogni 31 Gennaio, quando si riempie di vivaci bancarelle, oppure per festeggiare il Carnevale ogni giovedì Grasso, quando l’appuntamento è sotto il balcone di Palazzo Comunale per ascoltare il famoso “sproloquio” di Sandrone accompagnato dalla sua Famiglia Pavironica, le maschere della città.
Ma basta passare di qui in un giorno qualunque per rendersi conto di quanto possa essere disarmante la bellezza del Duomo romanico e l’unicità del contesto.
Da segnare: all’ora del tramonto, l’atmosfera diventa molto particolare grazie ai colori pastello che la luce crea riflettendosi sui marmi di Duomo e Ghirlandina.
Subito a fianco della Torre Ghirlandina si apre Piazza Torre o “Piazzetta delle Rivendugliole”, nome che deriva dai piccoli commerci di verdura che un tempo si tenevano qui. Ancora oggi all'ombra della torre si svolgono periodici mercatini artistici e d’artigianato.
Al centro della piazza si erge la statua del poeta modenese Alessandro Tassoni, autore del poema La Secchia Rapita, che racconta le vicende di guerra tra Modena e Bologna intorno al ‘300.
Proseguendo sulla via Emilia in direzione Bologna, poco più avanti si trova sulla sinistra un’altra piazza molto caratteristica, Piazza Mazzini, che nasce dallo smantellamento del ghetto ebraico, di cui resta la Sinagoga, costruita nel 1873 e sede della Comunità ebraica di Modena e Reggio Emilia.
Sui due lati della piazza si affacciano bellissimi edifici in stile liberty, che rendono questo spazio recentemente ristrutturato un delizioso angolo della città.
Dopo una piccola sosta ristoratrice – in Piazza Mazzini si trovano diversi locali adatti - l’itinerario prosegue svoltando in via Farini.
Già dall’inizio della strada si intravede sullo sfondo la facciata fastosa dello splendido Palazzo Ducale, oggi sede dell’Accademia Militare, ma è solo quando si arriva in Piazza Roma che ci si rende conto della sua imponenza e grandezza.
Il consiglio è quello di fermarsi qui per qualche minuto, sedendosi su una delle moderne panchine distribuite nell’ambiente, per godersi la vista della piazza e dei divertenti giochi d’acqua delle sue fontane.
La tappa successiva è Piazza San Domenico, che deve il suo nome alla chiesa omonima, a pochi passi da Palazzo Ducale. Con l'arrivo degli Estensi questa chiesa, data la vicinanza alla residenza ducale, è diventata la chiesa di corte. All'interno si può ammirare il prezioso gruppo scultoreo composto di 7 statue in terracotta realizzato da Antonio Begarelli.
Percorrendo fino in fondo la vicina Via Taglio, fiancheggiata da bei negozi, si arrivera in Piazza della Pomposa, uno degli scorci più pittoreschi della città, che di sera si trasforma in un luogo molto animato dai giovani.
Qui si trova il complesso dell’Aedes Muratoriana, che comprende la dimora in cui visse l’illustre Ludovico Antonio Muratori, intellettuale vissuto tra il ‘600 e il ‘700, considerato padre della storiografia italiana, con a fianco la chiesa di Santa Maria Pomposa, tra le più antiche della città, di cui il grande studioso fu parroco dal 1716 fino alla sua morte.
Ritornando sulla Via Emila si raggiunge quindi Largo Porta Sant'Agostino, una grande piazza rettangolare sulla quale si affacciano l'omonima chiesa e l'imponente Palazzo dei Musei, che ospita i più importanti istituti culturali della città.
Da Via Sant'Agostino l’itinerario prosegue, tuffandosi nella fitta rete delle vie del centro, alla scoperta di altre piccole piazzette ed angoli suggestivi del centro città, come la piccola e intima Piazza San Giacomo, dove si trova la graziosa Fontana della Ninfa realizzata dal Graziosi nel 1926.
Proseguendo si arriva in piazza San Francesco, dove si trova la Fontana di San Francesco, anch’essa opera del Graziosi, realizzata nel 1938.
Se il tempo te lo permette, consigliamo di visitare l’interno della chiesa omonima che custodisce l’imponente “Deposizione dalla Croce” di Antonio Begarelli.
Infine, risalendo Corso Canalchiaro verso Piazza Grande, una deviazione sulla destra conduce in Piazzetta della Redecocca, uno spazio raccolto su cui si affaccia un grazioso portico e diverse case pittoresche.