Un affascinante itinerario alla scoperta delle pievi della Bassa Romagna per raccontare la storia delle campagne di questo territorio e di come si sono trasformate a partire dall’epoca dell'esarcato bizantino (VI sec.) fino all’organizzazione rurale cristiana avvenuta nel periodo alto medievale.
Situate all'interno dell'antica centuriazione romana, della quale ancora si vedono le tracce sul terreno nell’andamento delle strade, le antiche pievi della Bassa Romagna hanno sempre rappresentato un punto di riferimento spirituale e identitario per gli abitanti di tutta l’area.
A Barbiano, piccola frazione della cittadina di Cotignola, sorge una chiesa settecentesca dedicata a Santo Stefano.
Opera dell'architetto Cosimo Morelli, presenta una facciata semplice ed è affiancata da uno slanciato campanile fedelmente ricostruito dopo la seconda guerra mondiale.
La chiesa neoclassica riserva ai visitatori un'affascinante sorpresa. Percorrendo il suo perimetro esterno, giunti nell’area absidale è possibile scorgere sulle murature i resti della precedente pieve romanica sorta prima del 1409, a sua volta sui resti non più visibili di una più antica costruzione risalente al 900 d.C.
Edificata nel VII secolo, probabilmente accanto a un antico tempio romano dedicato a Giove, quella di San Pietro in Sylvis di Bagnacavallo è una delle pievi romaniche meglio conservate del territorio ravennate.
Situata lungo la via dei Romei, l'antica via millenaria che accompagnava i pellegrini verso Roma, la pieve conserva interessanti affreschi trecenteschi, raffiguranti la teoria degli apostoli e il Cristo pantocratore, attribuiti a Pietro da Rimini.
Un tempo interamente affrescata, oggi alle pareti restano tracce di opere di scuola ferrarese del XV secolo, antichi stemmi gentilizi, un suggestivo ciborio e mattoni manubriati romani.
Nell'alto medioevo, la campagna lughese vide sorgere una tra le più antiche pievi rurali del ravennate, quella oggi nota come Pieve di Campanile.
L'attuale struttura a navata unica con abside poligonale ricostruita agli inizi del XVI sec. è accompagnata da un campanile cilindrico del XI sec. che, alto e maestoso, ci invita ad avvicinarci per immergerci in un luogo dal grande fascino.