Un giorno tra le antiche pievi di Forlì

Un viaggio di turismo slow tra luoghi sacri senza tempo.

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Un itinerario in provincia di Forlì per gli amanti del turismo slow e dei luoghi sacri senza tempo. Una giornata a contatto con la natura per ritrovare la semplicità degli spazi rurali, riscoprire il passato e vivere nuove suggestioni. 

Dal momento che si tratta di luoghi non presidiati quotidianamente per la visita è sempre necessario accordarsi preventivamente come indicato nei link di approfondimento. 
L’itinerario inoltre è accessibile ai disabili ad eccezione della Pieve di San Martino in Strada.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Pieve di San Martino in Barisano Forlì

    La Pieve di San Martino in Barisano sorge presso l’omonima frazione di Forlì, a 8 km dalla città in direzione Ravenna.

    La sua origine, oggetto di diversi studi, risale al VI secolo d.C. Anticamente la zona di Barisano faceva parte di quei territori che venivano dati in donazione ai veterani della flotta romana di Classe: qui sorse probabilmente una “villa”, di cui resta testimonianza grazie ad alcuni mosaici rinvenuti a quasi due metri di profondità dall’attuale calpestio.

    Costruita con una tipica tecnica bizantina che utilizzava grossi mattoni uniti a calce e lapillo, con granelli di pietre triturati, la pieve presenta sulla sua facciata una sola finestra centrale a rosone.

    Al suo interno, gli scavi archeologici e i profondi lavori di restauro che negli anni l'hanno interessata hanno riportato alla luce alcuni mosaici raffiguranti figure geometriche, fiori, bordi intrecciati, disegni fitomorfi realizzati con tessere policrome, oltre alla cripta risalente al IX-X secolo e ad antichi affreschi tra cui un trecentesco “San Martino a cavallo che dona il mantello” e un frammento della “Madonna con il Figlio”.

    Caratteristica peculiare di questa pieve è la navata unica, una vera rarità, considerando che le altre pievi del territorio sono tutte a tre navate.

  • Seconda tappa - Pieve Santa Maria in Acquedotto Forlì

    Da via Oraziana, proseguendo sulla via Ravegnana, e in seguito svoltando per via Ca’ Mingozzi, si giunge alla seconda tappa del nostro percorso, facilmente raggiungibile anche dal casello autostradale.

    Santa Maria in Acquedotto è un'antica chiesa che sorge nelle campagne di Forlì sulla via che conduce a Ravenna, sulla direttrice in cui, secondo la tradizione, passava l’acquedotto di Teodorico (da cui il nome).

    Le prime attestazioni riguardanti questa pieve risalgono al 963 d.C., ma le sue origini sembrano risalire già al VI secolo e potrebbe rappresentare una delle prime sette pievi volute dall’imperatrice Galla Placidia.

    La pieve attuale è stata edificata nel XIII secolo sui resti di una più antica chiesa bizantina. Le sue caratteristiche sono la struttura inclinata e l’interno sostanzialmente spoglio, ad eccezione di alcune tracce di affreschi riportati alla luce grazie ai restauri novecenteschi, tra cui la Madonna dall'aureola, con un'aureola incisa, presente nella controfacciata a sinistra dell'ingresso e alcune figure di Sant'Agata e di San Giovanni Evangelista, opere di un pittore locale della fine del XVI secolo.

  • Terza tappa - Pieve Santi Pietro e Paolo o Pievequinta Forlì

    Da via Ca’ Mingozzi, girando a sinistra in via Brunotto fino all’imbocco con via Cervese, svoltando a sinistra e proseguendo in direzione Pievequinta, proseguire in via del Cippo. 

    Qui troviamo la Chiesa dei SS. Pietro e Paolo, chiamata anche “Pievequinta” in quanto fu la quinta delle pievi volute da Galla Placidia.

    Di probabile origine paleocristiana, la sua esistenza è datata al 950 d.C. La chiesa è stata poi abbattuta nel XV secolo e riedificata nel 1793. È famosa per essere l’unica chiesa delle campagne forlivesi a possedere un campanile cilindrico, in stile bizantino, tipico delle basiliche ravennati.

    Tra le opere maggiormente apprezzabili troviamo le tre teste in marmo dei Santi Apostoli attribuite al “Maestro delle Madonne di marmo”, la pala di Andrea Vandi dal titolo “I SS. Pietro e Paolo glorificati dal Padre Eterno fra una corte di Angeli” e l’affresco raffigurante “L’Adorazione dei Magi”, forse attribuibile alla scuola di Luca Longhi.

  • Quarta tappa - Santuario di Fornò Forlì

    Tornando indietro alla rotonda di Carpinello, svoltare a sinistra su via del Bosco e poi a destra in via del Tempio, per giungere alla quarta tappa dell’itinerario: il Santuario di Santa Maria delle Grazie nella frazione di Fornò. Dedicata al culto della Beata Vergine, venne costruita a partire dal 1454 per volere di Pietro Bianco da Durazzo, personaggio avvolto nella leggenda: ex corsaro ed eremita, poi votato al cristianesimo per un evento miracoloso.

    La particolare forma a pianta circolare presenta un’architettura di richiamo orientale: forme cilindriche, cubi e calotte che si compenetrano per dare l'idea dell’universo fanno inoltre pensare ad una influenza bizantina e armena.

    All’interno della pieve si possono ammirare opere d’arte come la scultura della Madonna col Bambino di Agostino di Duccio, affreschi del Quattrocento delle scuole di Melozzo da Forlì e Palmezzano e il sarcofago di Bianco da Durazzo. Di particolare rilievo l’icona della Madonna di Theotocos, simbolo della Pieve, a cui è stata dedicata.

  • Quinta tappa - Pieve di San Martino in Strada Forlì

    Per raggiungere la tappa finale del nostro itinerario proseguire da via del Santuario su via Bianco da Durazzo in direzione via Enrico Mattei; entrare in tangenziale, proseguire sul viale della Costituzione fino all’indicazione per San Martino in Strada, per poi svoltare in viale dell'Appennino e raggiungere il piazzale della Pieve.

    La Pieve di San Martino in Strada, dedicata a San Martino di Tours, vescovo cristiano del IV secolo, ha un’origine antichissima: infatti, le prime notizie documentarie risalgono al 962 d.C.

    L’antica chiesa, di stile lombardo a pianta basilicale, è stata rimaneggiata più volte nel tempo. All’interno si possono tuttora ammirare un dipinto dedicato alla Storia Sacra, molto scenografico, e l’affresco di un'antica Madonna medievale che tiene in braccio Gesù bambino.


    Guarda l’itinerario stradale su mappa: https://bit.ly/3dq0Jug 

Ultimo aggiornamento 23/01/2024

Per maggiori informazioni

Redazione Turismo forlivese

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