Le vie della Linea Gotica: sulle tracce della memoria

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Ci sono luoghi in Appennino che possono essere considerati delle “arche” della memoria. Punti nodali che aiutano a ricordare che, dove oggi ci sono verdi pendii, boschi e sentieri da percorrere immersi nella bellezza della natura, un tempo c’è stata la guerra. E con essa il martirio, il sacrificio e la lotta di resistenza delle popolazioni che abitavano la montagna bolognese.

Sono luoghi più che mai vivi, meta di tante persone che consapevolmente scelgono (grazie anche alle numerose iniziative e visite guidate) di abbinare al gusto del camminare e visitare luoghi d’arte e monumenti, il valore del conoscere la storia e del “ricordare per comprendere”.   

Questo itinerario propone tre di questi luoghi da visitare in una giornata partendo da Bologna e arrivando fino alla alta Valle del Reno.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Winter line Museum Pianoro

    In circa trenta minuti da Bologna si può raggiungere il suggestivo borgo di Livergnano (Pianoro), con le sue caratteristiche case incastonate nelle roccia delle quali sporge unicamente la facciata.

    Qui, dove durante la Seconda Guerra Mondiale si consumarono scontri durissimi, si trova il piccolo ma molto interessante Winter Line Museum.

    Creato da Umberto Magnani, vanta una nutrita collezione di oggetti raccolti negli anni sui sentieri montani: vecchie radio, elmetti, divise, immagini, borracce e posate. Non solo armi, quindi, ma anche oggetti di uso quotidiano che raccontano storie per lo più drammatiche che è possibile ascoltare, non da video o moderni supporti, ma attraverso la tradizione orale in un’atmosfera dal forte fascino. 

  • Seconda tappa - Marzabotto Marzabotto

    Da Livergnano si raggiunge facilmente la via Porrettana e, risalendola per circa 20 km, si arriva a Marzabotto.

    Nel centro del paese si trova il Sacrario che custodisce i resti delle vittime civili e dei partigiani deceduti nelle varie località del comune di Marzabotto, la maggior parte a seguito della feroce rappresaglia scatenata dai nazifascisti tra il 29 settembre e i primi di ottobre del 1944.

    Al suo interno, su tre grandi pietre tombali di marmo nero, sono anche ricordati i caduti di Marzabotto, Monzuno, Grizzana e Castel d'Aiano non raccolti nel sacrario o non identificati.

    Su quattro facciate della crociera centrale, delle grandi lapidi di marmo bianco riportano le motivazioni delle Medaglie d’oro al Valore Militare concesse alla memoria del Cappellano Don Giovanni Fornasini, del Comandante della brigata partigiana Mario Musolesi (“Lupo”), del sedicenne partigiano Gastone Rossi e del partigiano Francesco Calzolari. 

    Gran parte dell’eccidio si svolse nell’area di Monte Sole che oggi è un Parco naturale. 

    Da Marzabotto il percorso è breve (circa 8 km) e il panorama che si gode una volta arrivati è molto suggestivo.

    All’interno del Parco hanno sede la Scuola di pace e il Centro visite il Poggiolo, che accoglie i visitatori fornendo materiale informativo sulla storia e l’ambiente dell’area protetta e dispone di servizi bar, ristorante, spazio giochi per bambini e ampio parcheggio.

    Il Centro è prossimo alla località di San Martino, nella zona del Memoriale (a circa 400 mt di altitudine) ed è il punto di partenza ideale per iniziare una passeggiata o partecipare a escursioni guidate. 

    Durante il percorso è anche possibile ascoltare il podcast La Staffetta di Monte Sole che racconta come era la vita in quei luoghi prima della strage. 

  • Terza tappa - Castel d'Aiano Castel d'Aiano

    Continuando il percorso lungo la strada Porrettana, arrivati a Vergato si prende per Castel d’Aiano, gradevole centro appenninico.

    Nella Sala Civica Polivalente (via Val d'Aneva) è collocato il plastico multimediale della Linea Gotica. Si tratta di una realizzazione unica nel suo genere, di 5x2 mt di grandezza, in scala 1:50.000. Uno straordinario strumento storico-didattico che ripercorre cronologicamente gli eventi accaduti sul quel tragico fronte tra l'agosto 1944 e l'aprile 1945, nel settore tra Firenze e Bologna, dal Tirreno all'Adriatico, attraverso un racconto di circa un’ora che narra quel che accadde avvalendosi di un sistema elettronico sincronizzato di luci, musiche, suoni e proiezioni di immagini e filmati d'epoca.

Ultimo aggiornamento 08/11/2021

Per maggiori informazioni

Redazione Appennino Bolognese

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