Nella pianura agricola a ovest del capoluogo si trova il centro abitato di Calendasco, a circa un chilometro dagli argini del fiume Po.
Calendasco è un approdo per i pellegrini che viaggiano lungo la Via Francigena.
Da Corte Sant'Andrea, sulla sponda lombarda del grande fiume, vengono traghettati a Soprarivo e passando da Calendasco raggiungono il tratto di strada che conduce in città.
La primavera e l’autunno, quando le temperature sono miti, sono i momenti migliori per frequentare la zona della bassa del Po.
In paese meritano una visita la Chiesa Parrocchiale, il suo Castello (di recente ristrutturazione, la parte pubblica viene aperta in particolari occasioni; l'altra parte è una residenza privata) che, assieme ai tanti altri manieri presenti in zona, segna e contraddistingue il paesaggio, e l'Hospitale e Romitorio di San Corrado.
A Calendasco, per la sua collocazione vicino al fiume, è facile trovare tradizionali piatti di pesce.
Lungo gli argini del Po l'attività podistica è d'obbligo! Per percorsi più lunghi si prestano anche le due ruote.
La tradizionale fiera del Po e del Pesce fritto si tiene a fine marzo.
Oltre alle vie di pellegrinaggio che uniscono il centro abitato al guado di Sigerico in località Soprarivo, nel contesto del Parco Fluviale del Trebbia, nei dintorni di Calendasco si trovano il centro di Cotrebbia Vecchia e i luoghi dove Federico Barbarossa convocò la Dieta di Roncaglia.
Seguendo le anse del Po, oltre ad immergersi nella natura, è possibile incontrare alcuni tipici mistadelli, che ancora rappresentano luoghi di devozione per la popolazione locale.