Finale Emilia è posta all'estremo lembo orientale della provincia di Modena, al confine con Ferrara. Le prime fonti storiche fanno risalire la sua origine all'anno 1009. Fu uno dei principali avamposti del ducato Estense, tappa obbligata delle comunicazioni fluviali tra Modena, Ferrara e Venezia.
Finale Emilia è uno dei paesi più danneggiati dal terremoto del 2012: della Torre dei Modenesi, la cui immagine con l’orologio è diventata un simbolo del doloroso evento, restano le macerie e il Castello delle Rocche, imponente struttura del Quattrocento, ha subito forti danni strutturali e al momento non è visitabile. Tuttavia, venendo in questi luoghi ci si rende conto della forza dell'Emilia e dei suoi abitanti, in quanto la ricostruzione procede e può essere considerata come scritto da molti una ferita in via di guarigione.
Le stagioni migliori per una visita in queste zone della Bassa Modenese sono la primavera e l'autunno per via del clima mite.
Il cimitero ebraico
Il Cimitero Ebraico di Finale Emilia è uno dei più antichi e suggestivi dell’Emilia-Romagna. Al cimitero si accede attraverso un cancello in ferro sormontato da una stella a cinque punte che racchiude la parola "shalom". Sino ad oggi, sono state individuate 57 sepolture. Il cimitero non è sempre aperto. Consigliamo di informarsi sugli orari di apertura e modalità di visita prima di raggiungerlo.
La Sfogliata di Finale Emilia
Detta anche Torta degli Ebrei o in dialetto Tibùia - è un prodotto esclusivamente artigianale che nasce nella prima metà del '600 all'interno della comunità ebraica di Finale Emilia e giunge fino a noi in una versione rivisitata che viene fatta risalire al 1860 circa. La torta degli Ebrei è una sorta di "torta grassa" composta da vari strati sovrapposti di un impasto a base di farina, acqua, sale, arricchito con strutto di maiale, Parmigiano-Reggiano e burro, che secondo la tradizione, viene consumata nella stagione fredda a partire dal 2 novembre e per tutto l'inverno, servita calda e accompagnata da un bicchierino di anicione.
Oltre ai prodotti tipici del territorio modenese tra i quali l’Aceto Balsamico Tradizionale di Modena DOP, l’aceto Balsamico di Modena IGP e il Parmigiano-Reggiano DOP, i Lambruschi, Zampone e Cotechino e i piatti della tradizione come la pasta fresca all’uovo, in questa zona si produce anche il Salame di San Felice.
È un salame dal profumo invitante e appetitoso, dal caratteristico sapore dolce, ottenuto da carni suine selezionate provenienti esclusivamente da allevamenti locali. Il colore rosso rubino intenso e la particolare morbidezza gli derivano dalle carni suine selezionate provenienti esclusivamente da animali allevati sul territorio e dall'uso, nell'impasto, di vino rosso, rigorosamente lambrusco. La zona di produzione e confezionamento del Salame di San Felice è rappresentata esclusivamente dalle località comprese nei territori dei comuni di Camposanto, Cavezzo, Concordia sulla Secchia, Finale Emilia, Medolla, Mirandola, San Felice sul Panaro, San Possidonio e San Prospero appartenenti alla provincia di Modena
Finale Estense - Giugno
Rievocazione storica degli eventi avvenuti a Finale Emilia negli anni intorno al 1500 e Palio delle Cerchie
L’Oasi faunistica “Le Meneghine”
E' un esempio di eco-tecnologia per la fitodepurazione delle acque che ha creato una "zona umida" artificiale d'interesse naturalistico, riconosciuta dalla Regione Emilia-Romagna come Z.P.S. (zona a protezione speciale). Vasta oltre 35 ettari, è rifugio per un’avifauna che comprende anche germani reali, cigni, cormorani, aironi. Rientra in un agevole itinerario ciclonaturalistico
Per gli amanti della bicicletta, Finale Emilia può essere raggiunta e vissuta attraverso numerosi percorsi ciclabili. Finale Emilia è, ad esempio collegata a Mirandola, con la pista ciclabile Chico Mendes, che percorre la sede di quella che un tempo fu il tratto ferroviario di collegamento tra le due città. I migliori itinerari ciclistici della Provincia di Modena