E’ situata nel Comune di Alto Reno Terme, ultimo lembo dell’Appennino bolognese al confine con la Provincia di Pistoia. La cima più alta dell'area è il Monte Piella (1.500 m).
La città è una nota stazione termale e centro di villeggiatura, rinomata per le acque termali sulfuree e salsobromoiodiche già conosciute ai tempi dei romani.
L’abitato di Porretta Terme è, inoltre, un punto di partenza ideale per escursioni naturalistiche nel verde dei monti e delle colline circostanti dove sorgono località di grande suggestione.
La chiesa ottocentesca dell’Immacolata, conosciuta anche come Chiesa “dei Frati”. Al suo interno è custodito uno dei più famosi presepi meccanici esistenti. Merita una visita anche la chiesa parrocchiale di Santa Maria Maddalena.
Si consigliano le ricette povere della cucina montanara: focaccine, zampanelle, necci a base di farina di castagne, la nota "Tortina" e gli "zuccherini montanari. Nella zona è possibile anche gustare la tipica birra Beltaine fatta con le castagne.
Con i centri benessere e le offerte legate all’utilizzo delle sue preziose acque termali la località è un luogo ideale per rigenerarsi.
Nella cittadina sono inoltre presenti strutture sportive all’avanguardia, come la piscina olimpionica, campi da tennis e da calcio e palestre.
Il Porretta Soul Festival è il più prestigioso appuntamento europeo dedicato interamente alla musica soul e rhythm & blues e si tiene nel mese di luglio.
Suggestivo borgo di origine medioevale, Castelluccio è posto su un crinale da cui si può godere un bellissimo panorama sulle valli circostanti. A poca distanza dal paese, con una rinfrescante passeggiata nel verde, si può raggiungere la Madonna del Faggio, piccolo santuario del XVIII secolo immerso in un faggeto.
Granaglione, centro montano che si compone di dieci borghi posti a semicerchio, è collocato nella verde e fresca vallata del Randaragna ricoperta da fitti boschi. Nei dintorni è possibile visitare Casa Calistri e Lustrola con le sue case costruite in sasso.
Da segnalare anche Capugnano, antica località che diede i natali al padre di Guglielmo Marconi e al pittore Giovannino.