Due co-protagonisti a dividere il palcoscenico in questo itinerario: da una parte le terme, promessa di indimenticabili momenti lontani dallo stress quotidiano, dall’altra la bicicletta e il buon umore che porta sempre con sé, insieme alla giusta dose di fiatone e vento tra i capelli.
Lo scenario è la Romagna, la trama è la ricerca del benessere. Pronto per fare parte di questo lungometraggio da 48 ore?
Ok…Azione!
Se questo itinerario potesse diventare un film, la scena iniziale si aprirebbe a Rimini, punto di partenza (e di arrivo) per questo itinerario che mescola il benessere dello sport su due ruote con quello dell’acqua termale.
La prima giornata è dedicata al percorso ciclo-turistico che porta a conoscere la Valmarecchia, antica signoria dei Malatesta. Si pedala nella parte nord della provincia di Rimini, lungo un tracciato impegnativo, ma molto divertente per tutti gli appassionati che non si spaventano di fronte alle pendenze a tratti tiranne.
Prendendo per Santa Giustina, la prima tappa è Santarcangelo di Romagna, borgo del buon vivere dove potete riprendere fiato all’ombra della rocca malatestiana del XV secolo.
Da qui si riparte, destinazione Torriana, abbarbicata su uno sperone di roccia da cui ammirare l’incantevole panoramica sulla costa adriatica che le ha fatto conquistare il titolo di balcone della Romagna.
Ma attenzione: nell’ultima parte dell’ascesa a Torriana c’è un tratto di salita definito Strappacuore: ben due chilometri con una pendenza del 18%, praticamente la prova del nove della devozione alla bicicletta. D’altronde in antichità fu denominata Scorticata per l'asprezza dello spuntone di roccia, quasi del tutto privo di vegetazione, su cui è costruita la Rocca.
Si prosegue pedalando nella Valle del Marecchia, il fiume le cui acque sfociano nel mare di Rimini.
Circa quindici chilometri separano Torriana dalla terza tappa, Verucchio, niente meno che uno dei borghi più belli d’Italia e culla della famiglia Malatesta.
La Rocca del Sasso, infatti, fu costruita a partire dal XIII secolo dal fondatore della dinastia, Malatesta da Verucchio detto “Mastin Vecchio”, proprio quello citato da Dante nella Divina Commedia.
La parte finale del percorso prevede una tappa…All’estero! Si sale infatti a San Marino, la più antica Repubblica d’Europa che conserva la sua indipendenza da più di 1700 anni.
La leggenda racconta che San Marino sarebbe stata fondata sul Monte Titano, il più alto dei setti colli su cui sorge la Repubblica, il 3 Settembre del 301 d.C. da un tagliapietre di nome Marino, venuto dalla Dalmazia per sfuggire alle persecuzioni cristiane.
La sua imprendibile capitale conserva la struttura antica, con la triplice cerchia muraria costruita tra il XII e il XIV secolo e i tre torrioni che assicuravano l’avvistamento e la protezione dal nemico.
Lasciata San Marino, è il momento di affrontare una lunga e frastagliata calata verso Rimini. Due buone notizie: la prima è che ce l’avete fatta, avete bruciato un sacco di calorie e vi meritate una cena a base di pasta rigorosamente fatta a mano e pesce fresco! La seconda buona notizia è che l’indomani vi aspetta una giornata alle terme!
Le Terme di Riccione sfruttano le naturali fonti di acque ricche di zolfo, iodio, magnesio, bromo e cloruro di sodio. Sono efficaci per curare diverse patologie, disintossicare e purificare l’organismo e, soprattutto considerando lo sforzo sportivo appena fatto, svolgono un’azione antinfiammatoria e rigenerante sui tessuti e le cartilagini articolari, oltre a favorire il rilassamento neuromuscolare.
Il percorso sensoriale dell’Oasi Spa, insieme a fanghi, trattamenti e massaggi promette quello che già era stato anticipato nel titolo dell’itinerario: il benessere.
Inquadratura finale: il riverbero del tramonto sul Mare Adriatico. Stop! Buona la prima.