A Modena e dintorni sulle tracce degli Este

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Se siete appassionati di vicende nobiliari e ducati o semplicemente amate la storia, questo è l’itinerario che fa per voi! 

Due giorni alla scoperta di una dinastia, quella degli Estensi, che è riuscita ad estendere il proprio dominio su molte terre padane. Quest’itinerario si concentra in particolare sulla Modena Estense, città in cui il Duca Cesare arrivò nel 1598: scopriamola insieme, tappa dopo tappa.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa: Piazza Grande Modena

    Iniziamo il nostro percorso dal cuore pulsante della città, composto da Duomo, Torre Ghirlandina e Piazza Grande, un complesso dichiarato dall'Unesco nel 1997 Patrimonio Mondiale dell’Umanità: l’effetto wow è garantito! 

    Iniziato nel 1099, il Duomo di Modena è uno dei massimi esempi di arte romanica a livello europeo. Opera dall'architetto Lanfranco e dello scultore Wiligelmo, è un gioiello di rara bellezza, un vero e proprio libro di pietra grazie al suo incredibile apparato scultoreo che narra la storia della Bibbia e dell'uomo. 

    Collegata al Duomo da due archi, ecco poi la Ghirlandina, la torre campanaria della Cattedrale, simbolo della città. Elegante e fiera, questa splendida architettura amata da tutti i modenesi, svetta verso il cielo con i suoi oltre 89 metri di altezza. 

    Fin dalle sue origini il suono delle sue campane scandiva i tempi della vita cittadina o chiamava a raccolta la popolazione in situazioni di pericolo. 

    Salire i suoi circa 200 gradini e arrivare in cima per godersi la meravigliosa vista a 360° sulla città è un’esperienza sicuramente da fare! 

    A fianco dell’entrata della Ghirlandina, si trovano i Musei del Duomo, strettamente collegati alla storia della Cattedrale e suddivisi in due raccolte: una costituita da frammenti scultorei appartenenti al Duomo e ad edifici precedenti, l’altra da opere e suppellettili testimonianti la vitalità della Chiesa modenese nel corso dei secoli.

    La visita al Duomo è libera. Affacciato su Piazza Grande, troviamo inoltre il Palazzo Comunale, dove è ospitata anche lAcetaia Comunale, un luogo che vi farà fare un tuffo nel mondo dell’Aceto Balsamico, considerato l'oro nero di Modena.

    Arrivata l’ora del pranzo, in centro città la scelta su dove pranzare è davvero ampia. 

    Sono tanti i ristoranti che propongono piatti tipici modenesi realizzati con i prodotti DOP e IGP della zona. Oppure potete valutare una piacevole sosta al Mercato Storico Albinelli, il mercato alimentare della città ospitato all’interno di un’affascinante architettura Liberty. Qui, oltre ad acquistare i prodotti alimentari locali, è possibile pranzare in uno dei tanti ristorantini al suo interno, che propongono sfiziose proposte gastronomiche. 

    Un’ottima idea per immergervi nella modenesità più vera!

  • Seconda tappa: Galleria Estense Modena

    Dal cuore medioevale della città ci dirigiamo verso la zona del centro che un tempo era il fulcro della vita del ducato Estense.

    Imboccando la storica Via Emilia, diventata per volontà dei duchi un’arteria di comunicazione primaria, arriviamo in Largo Porta Sant'Agostino, dove per riunire le Opere Pie di Modena, il Duca Francesco III d'Este fece realizzare, su progetto dell'architetto Pietro Termanini, un Albergo dei Poveri, avviato nel 1764 e concluso nel 1771, con lo scopo di provvedere all’impiego e al sostentamento dei diseredati. 

    Dopo svariate variazioni di destinazione d'uso, nel 1881 il Comune di Modena ne acquistò una parte destinandola a quello che ora è il Palazzo dei Musei, dove oggi hanno sede molti istituti culturali della città.

    Ed è proprio al quarto piano di quest’imponente palazzo che si trova una delle testimonianze più prestigiose della passione collezionistica degli Estensi: la Galleria Estense, tra le più importanti e antiche Gallerie Nazionali d'Italia.

    Al suo interno è possibile ammirare una ricca raccolta di quadri, dipinti, sculture, oggetti d'arte applicata, oltre a diverse collezioni specifiche quali quelle dei disegni, dei bronzetti, delle maioliche, delle medaglie, degli avori e degli strumenti musicali.

    Sempre all’interno del Palazzo dei Musei, si trova poi la Biblioteca Estense. Creata dagli Este sul finire del XIV secolo, in questa biblioteca dinastica sono custoditi un numero ragguardevole di miniature e opere di grande interesse letterario, storico e artistico. Uno dei pezzi più preziosi è la "Bibbia di Borso".

    Accanto al Palazzo dei Musei sorge infine la Chiesa di Sant'Agostino che fu ristrutturata per volontà della duchessa Laura Martinozzi, vedova del Duca Alfonso IV con l'intenzione di trasformarla nel Pantheon Estense, cosa che, però, non avvenne. Fu, infatti, la Chiesa di San Vincenzo a diventarlo di fatto, custodendo al suo interno, in una cappella dedicata, le tombe della dinastia ducale. Ma di questo scopriremo di più il giorno seguente.

  • Terza tappa: Giardini Ducali Modena

    Il secondo giorno l’itinerario prosegue con una passeggiata in città, tra le strade del centro storico. Arrivati in Corso Canalgrande, considerato dai signori dell'epoca il luogo delle passeggiate ufficiali, percorretelo fino ad arrivare all’altezza della Chiesa di San Vincenzo, dove si trova la Cappella Funeraria degli Estensi, voluta da Francesco IV nel 1836 per raccogliere le spoglie dei duchi estensi che fino ad allora erano sparse in varie chiese della città. Proseguite poi verso i Giardini Ducali, dove potrete ammirare l’elegante Palazzina dei Giardini: voluta nel XVII secolo da Francesco I d'Este come “casino” (luogo di divertimento per la corte Estense), oggi ospita mostre di rilievo internazionale della Fondazione Modena Arti Visive. Godetevi una passeggiata nel verde dei giardini in estate o, se venite nella stagione più fredda, ammirate i colori autunnali degli alberi secolari e immergetevi nella quiete di questo noto parco cittadino.

  • Quarta tappa: Palazzo Ducale Modena

    Una volta ricaricate le energie, potrete dirigervi direttamente a…corte! 

    Arrivati nell’aperta Piazza Roma, impossibile non rimanere colpiti dalla maestosità dell’imponente Palazzo Ducale, oggi sede dell'Accademia Militare. Proprio all’interno di questa maestosa ed elegante costruzione un tempo dimorava la corte degli Este. Non solo l’esterno lascia a bocca aperta: anche gli interni stupiscono per l'armonia delle proporzioni, il fasto delle decorazioni, la preziosità degli affreschi e degli arredi. La sua visita è, quindi, vivamente consigliata. Ma ricordate però che il Palazzo Ducale di Modena è visitabile solo il sabato e la domenica, esclusivamente con visita guidata su prenotazione.

    Prima di concludere la vostra terza tappa, non fatevi mancare un pranzo “da principi”! 

    A Modena non è certo difficile trovare un menù che soddisfi anche le aspettative dei più esigenti: lasciatevi tentare dai numerosi ristoranti, osterie e trattorie che propongono gustose specialità, tutte da provare!

  • Quinta tappa: Palazzo Ducale di Sassuolo Sassuolo

    Nel pomeriggio ci si sposta a Sassuolo, una vivace località della provincia di Modena (anche nota per essere la capitale del distretto ceramico), dove il Duca Francesco I d'Este fece trasformare l'antico castello di famiglia in una moderna dimora extraurbana per la corte

    Oggi, il Palazzo Ducale di Sassuolo rimane una delle più importanti residenze barocche del nord Italia. Con le sue pitture murali, le decorazioni a stucco e le belle sculture, è un capolavoro d’arte e architettura che rapisce chi passeggia per le sue sfarzose stanze. 

    Non mancate di visitarne anche l’esterno dove si trova la grande Peschiera, una stupefacente macchina idraulica e vasca per l’allevamento ittico di corte, che ricorda oggi uno scenografico e affascinate “teatro delle fontane”, spingendovi poi fino al parco limitrofo, una volta molto più ampio e adibito a riserva di caccia dei duchi. 

  • Sesta tappa: Castello di Spezzano, a Fiorano Fiorano Modenese

    Dalla leggiadra atmosfera della Delizia Estense di Sassuolo è arrivata l’ora di partire alla volta di Spezzano, frazione di Fiorano Modenese, e del suo Castello. Quest’intrigante rocca è legata alla nobile famiglia degli Este grazie ad alcune vicende storiche e al mistero di un delitto che tutt’oggi non si è ancora riusciti a svelare. 

    Dal XIV secolo il castello è stato infatti teatro di sanguinose contese tra le famiglie nobili Della Rosa, Visconti, Este e Pio, fino al 1599, anno della morte del suo signore Marco III Pio di Savoia, rimasto ucciso da alcuni spari di archibugio di ignota provenienza. 

    In quegli anni, a causa della mancanza di una discendenza maschile diretta, il castello passò nelle mani di Cesare d’Este, alla cui dinastia rimase per 30 anni fino a che, nel 1629, la rocca, con tutto il feudo, divenne di proprietà del marchese Guido Coccapani. 

    Il Castello di Spezzano oggi è anche sede del Museo della ceramica di Fiorano e di Manodopera, l’innovativa sezione multimediale del museo: un percorso esperienziale che racconta in 4 sale le vicende degli uomini e delle donne che hanno fatto grande la storia della ceramica industriale del distretto.

    Pronti a partire alla scoperta di questi luoghi, testimonianze preziose della maestosità del grande ducato degli Estensi di Modena e provincia?

Ultimo aggiornamento 29/12/2020

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