Parma è una città dove ogni angolo profuma di storia e sapore. Passeggiare tra le sue piazze, i portici e i palazzi significa immergersi in una cultura che intreccia arte, musica e tradizione gastronomica.
Conosciuta nel mondo per eccellenze come il Parmigiano Reggiano, il Prosciutto di Parma e i vini dei Colli, la città è il cuore pulsante della Food Valley.
Questo itinerario – da percorrere a piedi o in bicicletta – conduce alla scoperta dei luoghi dove il cibo ha lasciato le sue tracce nella pietra, nei musei, nei mercati e perfino nelle chiese.
Scoprirete antichi mercati sotto i portici, bassorilievi medievali che raffigurano la lavorazione della carne, piatti preziosi sulle tavole ducali, e ricostruzioni storiche che riportano in vita l’eleganza della tavola padana.
Un percorso breve ma intenso, ideale per coppie o viaggiatori curiosi, che unisce il gusto della scoperta con il piacere della buona tavola. A ogni tappa, un assaggio di storia e sapore vi accompagna nel cuore più autentico di Parma.
Consiglio extra
Per approfondire il legame profondo tra Parma e la sua tradizione gastronomica, vi consigliamo di dedicare qualche giorno alla scoperta Musei del Cibo, il circuito di musei tematici distribuiti nel territorio circostante. Ideali per grandi e piccoli, rappresentano un’esperienza divertente e educativa tra prodotti tipici, storia e cultura del gusto.
L’itinerario è perfetto anche per chi viaggia in camper, oppure per chi ama esplorare pedalando, ad esempio lungo il percorso dedicato al Museo del Parmigiano e del Culatello in bici: un mix irresistibile di natura, sport e sapori.
L’itinerario inizia nel cuore di Parma, in piazza Garibaldi, sotto gli storici Portici del Grano. Questa piazza, cuore civile della città, è stata per secoli il luogo dove si intrecciavano economia e quotidianità, con il pane come bene essenziale.
Sin dal Medioevo, infatti il Palazzo Comunale ha rappresentato il centro nevralgico dell'economia parmense, visto che la maggior parte delle attività commerciali si svolgevano nelle sue immediate vicinanze.
I mercati del grano, delle verdure, della farina, del pesce, delle carni, del sale, della legna e del carbone animavano la piazza, mentre i mercati del bestiame e degli alimenti, che necessitavano di spazi più ampi, si estendevano nei pressi dell'imponente Palazzo della Pilotta.
I Portici del Grano, che si trovano al piano terra del Municipio, ricordano quei tempi, quando ospitavano i mercati fino al XIX secolo.
Consiglio
Poco lontano da Piazza Garibaldi è visitabile una delle chiese più belle della città: la Basilica di Santa Maria della Steccata.
Da Piazza Garibaldi, ci si dirige verso la vicina via Cavour, un tempo nota come via nuova dei Beccaj, dove – fino al XIV secolo – erano raggruppate la maggior parte delle macellerie, concentrate nel cosiddetto Palazzo dei Beccaj.
Si prosegue lungo Borgo Ronchini, anticamente detto Borgo dei Romei perché vi si svolgeva il commercio della crusca e delle farine, e si attraversa Borgo Zaccagni, un tempo noto come Borgo del Salame, sede di laboratori di carne suina e insaccati.
Il percorso conduce infine in Piazza Duomo, dove i due principali monumenti della città custodiscono testimonianze antiche legate al cibo:
Consiglio
L’ingresso al Battistero è a pagamento ma ne vale davvero la pena, mentre al Duomo è libero.
Da Piazza Duomo una piacevole e breve passeggiata conduce al Museo Glauco Lombardi, situato in Strada Garibaldi, all’interno dello storico Palazzo di Riserva.
Il museo è dedicato principalmente alla figura di Maria Luigia d’Austria (1791-1847), seconda moglie di Napoleone e duchessa di Parma, e alla storia del Ducato di Parma e Piacenza (1816-1847).
All’interno del percorso espositivo una sezione è interamente dedicata alla tavola ducale con:
I materiali esposti offrono un’interessante panoramica su stili, rituali e oggetti legati al consumo del cibo nell’Ottocento, restituendo l’immagine di un’epoca in cui la tavola era luogo di rappresentanza, oltre che di convivialità.
E scoprite insieme a noi i piatti tanto amati dalla Duchessa.
Curiosità
A dimostrazione dell’eleganza della tavola della Duchessa un piatto con lo stemma della manifattura parigina Honoré e numerosi pezzi di cristallo e porcellana relativi alla tavola di corte.
Consiglio
A questo punto è arrivata l’ora di una sosta golosa e dopo aver visitato il Museo Lombardi quale dolcetto è più adatto della Torta Duchessa da gustare con un buon caffè in una delle eleganti pasticcerie del centro?
Uscendo dal Museo Glauco Lombardi, vi troverete proprio di fronte l’imponente Complesso Monumentale della Pilotta al cui interno, nei grandiosi ambienti della Galleria Nazionale, ammirerete lo straordinario ed elegante trionfo da tavola dello scultore spagnolo Damià Campeny (1771-1855), composto da oltre cento pezzi in marmo, bronzo e alabastro, realizzato a Roma fra il 1804 ed il 1806 e destinato all’Ambasciata di Spagna.
Inoltre, all’interno di Palazzo della Pilotta, la ricchissima Biblioteca Palatina, inaugurata nel 1769, custodisce i disegni originali per una serie di piatti da tavola progettati nel 1639 per Odoardo Farnese (1612-1640) in vista di un pranzo con i Cardinali Antonio e Francesco Barberini a Roma.
Curiosità
A fianco del Palazzo ci troviamo in Borgo delle Cucine, dove dal 1873 si trovavano le cucine economiche allestite per sfamare i poveri durante la stagione invernale.
Consiglio
Se decidete di fermarvi più di un giorno in città una visita al Palazzo della Pilotta è perfetta per “assaporare” la storia di Parma visto che comprende diversi musei interessanti – dato che l’ingresso al Complesso della Pilotta è un biglietto unico e alla visita della Galleria Nazionale, si può aggiungere la visita al Teatro Farnese, al Museo Archeologico Nazionale, alla Biblioteca Palatina e al Museo Bodoni.
Da Borgo delle Cucine, in pochi passi si arriva in Piazza Ghiaia: qui, nell’Ottocento, i diversi mercati cittadini furono riuniti, spostandosi da Piazza Garibaldi e dai borghi circostanti.
Con questa trasformazione, Piazza Ghiaia divenne il nuovo centro commerciale della città.
Nel 1836 vennero costruite le cosiddette “Beccherie”, con l’intento di raggruppare le macellerie locali. In seguito alla loro demolizione, nel 1928 fu realizzato un mercato coperto. Negli anni Cinquanta del Novecento vennero installate tettoie per i venditori ambulanti, sostituite in tempi recenti da una copertura in vetro.
Ancora oggi, Piazza Ghiaia continua a ospitare diversi mercati, mantenendo viva la sua vocazione commerciale storica.
Da gustare
A questo punto sarà arrivata l’ora di pranzo! Potete fare una pausa gastronomica in uno dei tanti ristoranti del centro degustando un buon piatto di tortelli d’erbetta oppure un caldo piatto di gustosi anolini.
Tornando verso Piazza Garibaldi da Via Mazzini, si imbocca via Farini, anticamente conosciuta come Strada dei Genovesi.
Questo nome si deve alla presenza dei fondachi dei mercanti genovesi, che da qui inoltravano formaggi e salumi parmensi verso il porto ligure.
Nei pressi della via si trovava anche la sede della Confraternita dei Lardaroli parmensi, attiva nel commercio di numerosi generi alimentari: formaggi, carne salata a pezzi, olio, candele di sego, pesce salato, anguille, salsicce e burro.
Un tratto di città che racconta l’importanza di Parma come snodo commerciale storico, legato alla distribuzione dei prodotti alimentari locali.
L’ultima tappa dell’itinerario vi conduce in Strada al Ponte Caprazucca, anticamente nota come Strada dei Genovesi.
Qui, in breve, si raggiunge Palazzo Bossi Bocchi, edificio di origine settecentesca che ospita le Collezioni d’Arte della Fondazione Cariparma.
Tra le varie sezioni, spicca
Consiglio
La giornata volge al termine e potete concedervi un gustoso aperitivo con un tagliere di salumi, Parmigiano Reggiano e un buon bicchiere di Lambrusco.