Bologna è “una regola”, cantava Luca Carboni. Qui ci passi, ti innamori e decidi di restare per la sua cultura, il cibo, l’accoglienza, i suoi Portici UNESCO e i tramonti dai tetti rossi. Ancora di più perché in pochi minuti, raggiungi i famosi colli bolognesi, luoghi apprezzati specialmente durante le giornate primaverili e soleggiate.
Per Pasqua, non perdere questo itinerario per scoprire la bellezza della natura bolognese che non ti aspetti.
Inizia l’itinerario, a piedi o in bici, partendo dal tratto di Portici UNESCO più lungo del mondo, quello che collega Porta Saragozza al Santuario di San Luca: ben 3.5 km e 666 arcate di pura bellezza, ti accompagneranno lungo il tragitto fino all’Arco del Meloncello. Da questo punto, la strada comincia a sfidarti e, in salita fino a San Luca, sarà eccitante provare a tenere il conto delle arcate.
Giunti in cima al Santuario, fermati a riposare, riempi la borraccia alla fontanella e visita il Santuario ammirandone le bellezze interne. All’uscita, tieni d’occhio gli affacci panoramici su tutte le vallate e la città dall’alto.
Che vista!
Dalla Basilica di San Luca, cammina lungo via di Monte Albano e prendi la svolta per il Sentiero dei Bregoli. Un tratto escursionistico di raro pregio che collega San Luca con Casalecchio di Reno (BO), il comune adiacente a Bologna, dal 1100. In passato fu un sentiero battuto prettamente dai fedeli diretti alla Basilica e, in epoca medievale, era il percorso più veloce per raggiungere la Flaminia Militare, senza passare per la città.
Giunto a metà percorso, sarà tempo per una pausa merenda: ricordati di portare con te il pranzo al sacco e, insieme ad amici e parenti, fermati a godere del “pranzo di pasquetta” come un vero bolognese. Il sentiero è il 112 tracciato dal CAI, è impegnativo per la pendenza cui si è soggetti per raggiungere la Chiesa di San Martino, all’ingresso del Parco della Chiusa (noto ai bolognesi come Parco Talon).
Tranquillo, la fatica sarà ripagata!
Sei arrivato finalmente al verde, variegato e immenso Parco della Chiusa di Casalecchio di Reno. La chiusa posta sul fiume Reno è autenticamente un’opera idraulica di grande valore, che consentì a Bologna di indirizzare le acque del fiume in maniera funzionale allo sviluppo e al successo della sua industria serica. Per quasi tre secoli, infatti, la città fu la capitale della lavorazione della seta.
Arrivati al parco, costeggiando la riva sinistra del fiume Reno, scorgerai i primi cartelli della Via degli Dei, un percorso trekking che collega Bologna a Firenze in sei tappe.
L’ultima tappa di questo itinerario ti conduce al Cimitero Monumentale della Certosa di Bologna, in centro città, immerso nel parco verde di Nicholas Green. Da Parco Talon, ti basterà seguire il percorso ciclopedonale verso Bologna, attraversando il Giardino fluviale del Ghisello.
Addentrati nel cimitero, e riempi gli occhi di autentica bellezza, insolita e sorprendente, ammirando le tante opere monumentali e scultoree presenti all’interno. Dalla Certosa stessa alla Chiesa di San Girolamo, fino al Monumento Ossario ai Caduti Partigiani, l’aria che si respira è solenne ma quieta. Da qui, termina il tuo percorso attraversando il Parco Nicholas Green, da cui ammirerete uno splendido panorama sulla Basilica di San Luca dal basso.