Ci sono luoghi che custodiscono l’anima di un territorio, tanto straordinari da essere riconosciuti come Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Le città di Bologna e Modena, insieme alle loro colline e ai paesaggi naturali, ne sono un esempio perfetto: un equilibrio affascinante tra cultura millenaria e scenari naturali di rara bellezza.
Questo itinerario di 72 ore è pensato per condurti alla scoperta dei principali siti UNESCO tra arte romanica, architetture medievali, portici infiniti e parchi geologici spettacolari. Una proposta accessibile e adatta a tutti, che ti invita a camminare lentamente, osservare con attenzione, respirare il senso profondo di un patrimonio che parla all’umanità intera.
L’itinerario è pensato per una durata di 72 ore, ma si consiglia di considerare una possibile estensione di un giorno, in base ai propri ritmi e interessi.
Questo viaggio inizia nel cuore del centro storico di Modena tra le pietre che raccontano una storia millenaria. Il complesso formato dal Duomo, dalla Torre Ghirlandina e da Piazza Grande è dal 1997 Patrimonio dell’Umanità UNESCO.
Si parte dalla Cattedrale, capolavoro dell’arte romanica avviato nel 1099 da Lanfranco e decorato da Wiligelmo, autore degli straordinari rilievi biblici.
L’esterno della Cattedrale colpisce per la ricchezza di dettagli: dagli splendidi capitelli alle decorazioni delle mensole, fino ai celebri rilievi della Genesi che adornano la facciata.
Nei secoli successivi, i Maestri Campionesi contribuirono alla realizzazione della maestosa Porta Regia affacciata su Piazza Grande e del rosone centrale della facciata.
Questo racconto articolato della condizione umana trasmette ancora oggi un messaggio di fede e riflessione sulla vita.
Curiosità
Davanti alla Porta della Pescheria si trovano i Musei del Duomo, una tappa imperdibile per un viaggio nella storia della Cattedrale.
Tre le aree di visita:
L’itinerario prosegue con la visita alla Torre Ghirlandina, torre campanaria del Duomo e simbolo identitario di Modena.
Con i suoi 86 metri di altezza, ha svolto nei secoli una funzione civica fondamentale, scandendo la vita quotidiana della città con il suono delle sue campane. Salendo 200 gradini, giungerai alla Sala dei Torresani, dove potrai godere di un panorama mozzafiato a 360° su Modena, con una vista privilegiata su Piazza Grande, cuore pulsante della città.
Una volta terminata la visita alla torre, passeggiando per la piazza da notare:
Per la seconda giornata l’itinerario conduce nel cuore di Bologna, alla scoperta dei suoi iconici portici, dichiarati Patrimonio dell’Umanità UNESCO nel 2021.
Con oltre 62 km di estensione – di cui 12 tratti riconosciuti per il loro particolare pregio storico e artistico – i portici rappresentano un elemento distintivo della città.
Questi quelli situati nel centro storico, all’interno delle antiche mura cittadine, testimoni dell’evoluzione urbana di Bologna nei secoli:
Curiosità
Con oltre 62 km di estensione i portici Bologna sono i più lunghi al mondo.
Oltrepassando le antiche mura di Bologna, i portici si snodano verso luoghi iconici della città, creando un ponte tra il cuore storico e il paesaggio circostante:
Questa tappa mostra come i portici non siano solo elementi architettonici, ma vero e proprio simbolo identitario, che si estende ben oltre il centro storico, creando un forte legame tra passato, presente e futuro.
E dopo tanto camminare sotto le arcate, è tempo di lasciarsi coccolare dalla cucina bolognese, che saprà saziare ogni curiosità... anche quella gastronomica!
Nell’ultimo giorno di viaggio, l’itinerario si inoltra tra le dolci colline a sud-est di Bologna, dove si estende il Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa: un gioiello naturalistico inserito nella Riserva della Biosfera UNESCO.
Questo territorio, scolpito nei millenni da processi geologici complessi, è un paradiso per gli amanti della natura e della geologia. Le sue formazioni carsiche di gesso selenitico danno vita a doline, pareti scoscese e cavità sotterranee che custodiscono meraviglie nascoste.
Tra le più spettacolari spiccano:
Curiosità
Ciò che rende questo parco davvero unico è la presenza dei calanchi: creste di argilla erosa che disegnano scenari quasi lunari, particolarmente suggestivi al tramonto.
Camminare tra i suoi sentieri significa immergersi in un ambiente vivo, abitato da volpi, rapaci e una flora tipica dell’Appennino bolognese. Il Parco non è solo un sito di interesse scientifico, ma un invito a rallentare, respirare, osservare: tra escursioni, trekking e punti panoramici indimenticabili.