Sei appassionato di musica e ti piace scoprirne la storia? Allora questo itinerario ti incuriosirà! Si tratta di un viaggio all’insegna della musica di un tempo, dal centro di Modena fino a Sestola, vivace località dell’Appennino Modenese.
A Modena e dintorni, infatti, ci sono luoghi che custodiscono esemplari preziosi di strumenti musicali antichi, realizzati nei più disparati materiali e la cui storia è davvero affascinante.
Iniziamo il nostro tour dal centro storico di Modena, più precisamente dal Palazzo dei Musei, dove si trovano due dei luoghi da visitare per andare alla scoperta di alcuni bellissimi esemplari di strumenti musicali antichi. Stiamo parlando della Galleria Estense e del Museo Civico.
Nella Galleria Estense si trovano degli esemplari unici come l’Arpa Estense, commissionata dal Duca Alfonso II a un liutaio romano. Amante di tutte le discipline artistiche, per il duca non era insolito appassionarsi ad oggetti curiosi e bizzarri. E così a partire dal 1686 la raccolta ha iniziato ad arricchirsi di strumenti musicali bellissimi, commissionati più per la loro bellezza che per reali esigenze strumentali. Oggi è possibile ammirare presso la Galleria Estense quanto è rimasto di questo patrimonio ed in particolare tre strumenti intarsiati in marmo di Carrara (un flauto, una chitarra e un cembalo) e strumenti intarsiati in legno (un violino e un violoncello).
Al Museo Civico di Modena, tra le raccolte di strumenti musicali sono invece esposti: la lira chitarra realizzata in legno, ottone e bronzo di Gennaro Fabbricatore, la spinetta rettangolare risalente al XVI-XVII secolo, il settecentesco cembalo in legno di Pietro Termanini, il serpentone della fine del XVIII secolo realizzato in legno, cuoio e ottone e il corno in sib alto in ottone di Antonio Apparuti.
Nel pomeriggio l’itinerario prosegue in Appennino, per la precisione a Sestola, che dista circa 55 km da Modena (circa un’ora e mezza di auto), dove, all’interno dell’antica Rocca, è ospitato il Museo degli Strumenti Musicali Meccanici. Inaugurato nel 1995, il Museo espone esemplari per la maggior parte risalenti all'Ottocento; sono circa 120 pezzi della collezione Eduard Thoenes che comprende: organetti, pianole, pianoforti a cilindro e carillon, bambole meccaniche, pianoforti a rullo e grammofoni.