Trekking e bike sulle colline tra Faenza e Brisighella

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Faenza e Brisighella insieme in questo itinerario per godersi l’esperienza emozionante di salire sui primi crinali che increspano la pianura, pedalare su un calanco e gustare uno dei prodotti made in Italy più amati al Museo all’Aperto dell'Olio di Brisighella.

Pronti? Si parte!

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Sport
  • Target
    Amici/Solo,Coppia
  • Prima tappa - Faenza Faenza

    Il primo giorno è dedicato al bike off-road che da Faenza raggiunge Brisighella e ritorno. 

    La prima tappa è un omaggio a ciò che rende famosa questa città dell’Emilia-Romagna in tutto il mondo: eccoci quindi al Museo delle Ceramiche dove sono raccolti antichi manufatti risalenti alle civiltà Precolombiane, Orientali, Islamiche, oltre alle ceramiche italiane dal Medioevo all'Ottocento, fino alle opere del Novecento e Contemporanee di artisti di fama internazionale.

    Segue una visita a Palazzo Milzetti, Museo Nazionale dell’età neoclassica in Romagna dislocato in un raffinatissimo edificio storico. 

  • Seconda tappa - Brisighella, Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola Brisighella

    È giunto il tempo di iniziare l’arrampicata in sella alla bicicletta per addentrarsi nel Parco Regionale della Vena del Gesso Romagnola
    La Vena del Gesso Romagnola è l’unica formazione geologica interamente gessosa che esista in Europa, una spettacolare dorsale grigio argentea che interrompe i dolci profili collinari conferendo un aspetto unico al paesaggio. Percorrerla in bicicletta promette di essere un viaggio entusiasmante! 

    Probabilmente nel frattempo si è fatta una certa ora, ed è assolutamente necessario fare una pausa: la Via del Sangiovese è un itinerario enogastronomico che interseca valli, borghi medievali, torri d’avvistamento e pievi romaniche, lungo il quale gustare le produzioni tipiche e la gastronomia del territorio, iniziando dai vini DOC per poi proseguire con il profumo dell'olio d'oliva, con l'aroma dello scalogno e delle erbe officinali, con l'intenso sapore delle carni, dei salumi e dei formaggi pecorini e la dolcezza della frutta e dei frutti dimenticati.

    Eccoci poi a Brisighella, borgo medioevale incastonato nella natura, centro termale noto per la proverbiale ospitalità, oltre che per i panoramici paesaggi e le tradizioni enogastronomiche.
    La Rocca ospita il Museo Archeologico L’Uomo e il Gesso, dove sono collezionati tutti i ritrovamenti del Parco Regionale della Vena del Gesso.

    Ma non è tutto: come accennato, questo borgo incantato è anche sede del Museo dell’Olio all’Aperto. La coltivazione dell’ulivo a Brisighella risale a tempi antichissimi: già in epoca romana l’ulivo era conosciuto, apprezzato e valorizzato. Qui potrete assaggiare il ricercato olio extravergine “Brisighello”, detentore del sigillo DOP dal 1996.

  • Terza tappa - Brisighella, tour del Carné Brisighella

    Il secondo giorno è dedicato al trekking tour del Carné, un itinerario facile sui crinali tra le vallate dei fiumi Lamone e Sintria. Dalla cresta dei gessi di Castelnuovo si domina una dolina, la caratteristica formazione morfologica tipica del Parco della Vena del Gesso e, nelle vicine rupi esposte a sud, si può ammirare la vegetazione che caratterizza il territorio della Vena del Gesso, punteggiato da ampie macchie di gariga mediterranea. 
    Lungo questo tratto non è difficile imbattersi in “penne” d’istrice cadute, ovvero i lunghi ciuffi di peli saldati insieme e trasformati in aculei per cui è famoso l’animale.

    Durante la camminata si raggiunge il centro visite Rifugio Cà Carnè che, oltre a essere il punto informativo del Parco, propone anche un museo naturalistico dedicato alla fauna locale. 

    Qui si possono trovare anche suggerimenti preziosi per visitare le numerose cavità carsiche della zona, per lo più abissi a sviluppo verticale e particolari fenomeni superficiali, come le erosioni a candela visitabili percorrendo il “sentiero degli Abissi”.

    Per concludere l’itinerario restano due tappe che stimolano in particolar modo il senso di avventura in mezzo alla natura. La prima è la Grotta Tanaccia, a due passi dal Carnè, che si può visitare grazie alla visita speleologica guidata, prenotabile presso il centro visite.

    La seconda è la cima del Monte Rontana, una piccola altura che fa da spartiacque tra la valle dei fiumi Sintria e Lamone, dove si possono osservare i resti di una fortezza risalente all’anno 1000.

Ultimo aggiornamento 12/08/2024

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