Tra Chiese ed Ex voto nella Romagna Faentina

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In passato gli ex voto, doni di ringraziamento e simboli di fede alla Madonna o ai Santi, erano una tradizione molto diffusa in Romagna e si collocavano soprattutto nei luoghi di culto.

Un itinerario nella Romagna Faentina ci porta oggi alla (ri)scoperta di questa antica usanza, tra le chiese in cui alcuni di questi ex voto sono conservati.

Le varie tappe sono raggiungibili in automobile e il tempo complessivo necessario per questi spostamenti è di circa un'ora e mezza. A Faenza potete parcheggiare vicino al centro e raggiungere poi le varie chiese proposte spostandovi a piedi, oppure se parcheggiate all'ingresso di Faenza, in Piazzale Pancrazi, il centro lo si può raggiungere con la navetta gratuita Green-Gobus

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Famiglia,Coppia
  • Prima tappa - Castel Bolognese Castel Bolognese

    Iniziamo il nostro percorso dalla Chiesa di San Francesco che sorge a Castel Bolognese. 

    Fu edificata nel 1702 su una chiesa preesistente del 1422; all'interno è presente il reliquiario e il simulacro della Madonna dell'Immacolata, festeggiata ogni anno nei tre giorni della festa di Pentecoste. 

    L'importanza di questo simulacro è confermata da molte tabelle votive, esposte nella cappella e lasciate dai fedeli per ringraziare la Madonna; la chiesa è visitabile ogni giorno fino alle ore 15.00.                                                                            

  • Seconda tappa - Tebano Faenza

    La seconda tappa è Tebano, frazione diFaenza; qui sorge la Chiesa di Santa Caterina, luogo di culto mariano, dedicato alla Sacra Immagine della Vergine con il bambino, raffigurata in un bassorilievo in terracotta, probabilmente proveniente da un pilastrino votivo. 
    È visitabile solo nel fine settimana.                                                                                                                                                                                   

  • Terza tappa - Brisighella Brisighella

    Si raggiunge quindi il borgo di Brisighelladove si trova la Chiesa di Santa Maria degli Angeli annessa al convento dei frati minori dell’Osservanza, risalente al XVI secolo e rinnovata del tutto nel XVII secolo; all’interno è custodita una statua lignea della Madonna dei sette dolori con vicino una teca contenente gli ex voto.                                              

  • Quarta tappa - Faenza Faenza

    Giunti poi a Faenza ci si dirige in Piazza del Popolo per una visita al Duomo (la Cattedrale di San Pietro Apostolo), che è un importante esempio di architettura rinascimentale romagnola. 
    Appeso alla cupola è possibile osservare uno stendardo seicentesco, donato dalla città di Varsavia, con l’epigrafe di ringraziamento alla Beata Vergine delle Grazie di Faenza per la cessazione della peste: si tratta del Votum Varsaviae, un ex voto pubblico. 

    Uscendo dal Duomo e prendendo Via Garibaldi si arriva alla Chiesa di San Francesco, realizzata da frati francescani nel 1271 e poi riedificata tra il 1740 e il 1751. Tra i dipinti conservati all'interno c’è la tavola con l'immagine sacra dell'Immacolata Concezione, che è oggetto di devozione. 
    Vicino alla chiesa vi è il Museo di San Francesco con un patrimonio formato da arredi sacri, suppellettili liturgiche e anche una serie di ex voto.

    Spostandosi poi verso Ovest, attraversando la via Emilia e dirigendosi verso Via Canal Grande, si incontra la Chiesa del S.S. Crocifisso dei Frati Minori Cappuccini. La venerazione del Santissimo Crocifisso risale a tempi antichi ed ebbe origine da un fatto miracoloso avvenuto nel XVI secolo in favore di fra Battista da Faenza, frate francescano, il quale, essendo stato un giorno rimproverato da un superiore, fece uno sforzo per rispettare il voto di obbedienza e per umiliarsi senza rispondere gli si ruppe una vena nel petto. Mentre a stento riusciva a contenere con la mano il sangue che gli saliva alla bocca, si inginocchiò e prostrò davanti a un'immagine del Crocefisso che si mosse e gli parlò delle sue sofferenze e miracolosamente lo guarì. 
    Nel corso dei secoli, il culto del Crocifisso si è diffuso, a livello locale e non solo: specialmente durante le carestie, le pestilenze e le calamità naturali, molte sono state le manifestazioni di devozione, come attestano i doni che ornano la cappella. 

    Si segnala che alcuni ex voto sono custoditi anche nel Museo Diocesano di Faenza, ma possono essere visti solo su prenotazione.          

  • Quinta tappa - Solarolo Solarolo

    L’ultima parte dell’itinerario conduce a Solarolo per visitare il Santuario della Madonna della Salute, a circa 1 km dalla cittadina. Fu realizzato tra il 1731 e il 1736 e custodisce oggi un’immagine della Madonna in ceramica; la devozione popolare a questo luogo è testimoniata dai numerosi Ex voto conservati nel Museo del Santuario (visitabile su prenotazione): la maggior parte delle immagini risale ai secoli XVIII e XIX e di tutte si conosce l’autore e la persona che ha offerto il voto.  

Ultimo aggiornamento 20/10/2022

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Redazione Terre di Faenza

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