La Ferrara del Grand Tour

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Un insolito punto di vista per visitare Ferrara e il suo territorio, alla maniera dei viaggiatori che tra ‘700 e ‘800 sostarono negli affascinanti luoghi in cui duchi e duchesse Estensi nonché poeti come Ludovico Ariosto e Torquato Tasso hanno vissuto. 

In epoca di governo papale le strade e palazzi erano pressoché deserti e abitati quasi solo da “gatti turchini”:  così scrittori e artisti descrivevano Ferrara qualche secolo fa, alimentando il mito della città del silenzio.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Amici/Solo,Coppia
  • Prima tappa - Addizione Erculea - Palazzo dei Diamanti Ferrara

    Il percorso inizia a Ferrara dalla Porta degli Angeli, presso le mura  a nord della città, a due passi dal centro.  

    Ci troviamo nell’area dell’Addizione Erculea, ampliamento urbanistico realizzato alla fine del XV secolo per volontà del Duca Ercole I d’Este e caratterizzato da ampie strade maestose, cantate da letterati come Carducci e D’Annunzio

    Qui sorge il Tempio di S. Cristoforo alla Certosa con il complesso monumentale che affascinò i viaggiatori di epoca romantica per l’atmosfera rarefatta e malinconica. 
    A pochi passi si trovano Parco Massari, che rimanda all’idea di paesaggio del giardino all’inglese, con i suoi secolari cedri del Libano, ombrosi boschetti e antiche fontane, e il famoso Palazzo dei Diamanti, elegante edificio con rivestimento marmoreo bugnato a forma di diamante.

    Consigliamo una leggera deviazione per raggiungere Casa di Ludovico Ariosto in Via Ariosto n° 67, la dimora in cui il poeta visse gli ultimi anni della sua vita, dedicandosi alla terza e definitiva edizione dell’Orlando Furioso, uscita nel 1532. Al primo piano, in una sala che si affaccia sul piccolo ma delizioso cortile interno, si trova  il libro che nel tempo ha raccolto firme di visitatori e viaggiatori illustri che hanno sostato in questo luogo.

  • Seconda tappa – Piazzetta S. Anna e Palazzo Paradiso - Ariosto e Tasso Ferrara

    Proseguendo quindi verso il centro si incontra la Piazzetta S. Anna, area in cui sorse l’antico ospedale della città, caratterizzata oggi dall’antico e suggestivo chiostro, nonché dalla presenza del busto di Torquato Tasso, a ricordare la sua prigionia nell’edificio a seguito di una presunta pazzia riconosciutagli a corte. 
    Il poeta Byron fermatosi a Ferrara nel 1821 volle visitare questo luogo (al momento chiuso a visitatori) per dar voce al lamento del tormentato poeta.

    Inoltrandosi tra le antiche vie del centro storico si raggiunge quindi il Palazzo Paradiso, sede della Biblioteca Ariostea, che conserva  il monumento funebre del grande poeta Ludovico Ariosto.
    L’edificio accoglieva l’Università e custodisce ancora oggi, oltre ai preziosi libri e antichi manoscritti, il settecentesco teatro anatomico.

  • Terza tappa - Castello Estense e Teatro Comunale Ferrara

    Antica fortezza e successiva residenza della Corte Estense, il Castello Estense divenne sede di rappresentanza politica durante il dominio papale della città. Ancora oggi come un tempo questo luogo è famoso per le antiche prigioni della Torre dei Leoni, teatro della tragica storia d’amore di Ugo e Parisina.

    Tappa obbligatoria per viaggiatori romantici , artisti e studiosi, attualmente l’edificio è visitabile con un percorso museale cha comprende le sale medievali, i sotterranei, i saloni affrescati, il Giardino degli Aranci e un punto panoramico sulla città, proprio in cima alla Torre dei Leoni.

    A fianco della mole del Castello si trova il settecentesco Teatro Comunale, testimonianza di un breve periodo di governo illuminato dei cardinali e del loro governo in città. Al centro dell’edificio la Rotonda Foschini, con il suo spazio ellittico che si apre verso il cielo, illuminata la sera in maniera suggestiva: un luogo di passaggio oggi come un tempo, quando vedeva il passaggio delle carrozze di chi  arrivava per assistere a concerti e a opere liriche.

  • Quarta tappa - Cento - Centro storico Cento

    A circa 35 km da Ferrara si trova la cittadina di Cento, visitata nel 1786 da Goethe durante il suo Viaggio in Italia: salito sul campanile della Chiesa di San Biagio, il grande scrittore era stato colpito dalla vista di “una piccola e simpatica città, ben costruita, piena di movimento e di vita, linda, in mezzo a una pianura tutta coltivata a perdita d’occhio”.

    Cento conserva una bella Rocca da cui parte il nostro percorso. La primitiva costruzione, edificata nel 1378 per volontà del vescovo di Bologna, fu sostituita da una nuova struttura militare attorno alla metà del secolo successivo. Venne più volte potenziata e ampliata, soprattutto durante il soggiorno del Cardinale Giulio della Rovere (vescovo di Bologna e futuro Papa Giulio II), che commissionò anche cicli decorativi ora scomparsi (1485) e che, si dice, alloggiò più volte nel Castello.

    Percorrendo Via Guercino, la principale strada della città che porta alla piazza omonima, si incontra il colorato e ottocentesco Teatro Borgatti, ricco di decorazioni in terracotta sulla facciata. Inaugurato nel settembre del 1861, fu intitolato a Giuseppe Borgatti, celebre tenore nativo di Cento al quale nel 1933 fu dedicato anche un piccolo museo, tuttora collocato nelle sale del ridotto.

    A pochi passi si trova Piazza del Guercino con il Palazzo del Governatore e la statua del famoso pittore Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, di cui rimangono dipinti in varie chiese cittadine (Chiesa di S. Lorenzo e Chiesa del Rosario) e nella Pinacoteca  Civica, attualmente chiusa per restauri.

    Infine, dietro la piazza centrale, nascosto dai caratteristici portici, si trova il piccolo ma suggestivo ghetto ebraico, che racconta la storia della presenza della comunità israelitica nella cittadina durante i secoli. Le case del Ghetto, caratterizzate da balconcini in ferro battuto di tradizione spagnola, furono abitate a partire dal 1636. Degno di nota è l'elegante neoclassico Palazzo Modena, poi Carpi (1820). La sinagoga purtroppo è stata distrutta, ma se ne conservano i resti in quella di Ferrara, tra i quali un bellissimo Aròn barocco in marmo policromo. 

Ultimo aggiornamento 23/01/2024

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