Un itinerario originale che propone la visita di musei non convenzionali: la casa museo Palazzo Tozzoni a Imola, l’Archivio Mengoni di Fontanelice, fino al Museo della Guerra e della Linea Gotica a Castel del Rio.
Le mostre e le collezioni raccontano la storia del territorio imolese attraverso personalità, eventi e oggetti in grado di rievocare il passato.
Una casa museo nel centro città di Imola; un palazzo che sa ammaliare i visitatori con il suo cortile interno, che in autunno veste le piante rampicanti di rosso acceso.
Palazzo Tozzoni è un edificio che custodisce una importante parte della storia della città di Imola (è infatti uno dei Musei Civici) e della famiglia Tozzoni, che qui abitò a lungo.
Consigliatissima è la visita guidata: attraverso i racconti della guida le stanze tornano a risplendere dello sfarzo ma anche della quiete domestica vissuta tra queste mura.
Spesso vengono organizzati eventi e performance molto interessanti, come anche diverse serate di approfondimento su aspetti poco conosciuti dei tempi passati.
L’archivio Mengoni non è un vero e proprio museo, ma vista l’importanza dei materiali e documenti qui archiviati, viene spesso considerato tale.
Questo luogo poco conosciuto è dedicato a Giuseppe Mengoni, architetto nato a Fontanelice, lungo la Valle del Santerno, che raggiunse grande notorietà per i suoi lavori.
Il suo grande capolavoro è la Galleria Vittorio Emanuele II a Milano. Proprio i documenti relativi a questa superba costruzione meneghina sono raccolti nell’archivio Mengoni di Fontanelice, così come i disegni preparatori e diversi bozzetti.
L’Archivio Mengoni è visitabile su richiesta, con modalità specifiche, determinanti per la conservazione delle preziose carte.
Il Museo della Guerra e della Linea Gotica si trova a Castel del Rio, all’interno del Palazzo Alidosi. Si tratta di un museo non convenzionale perché è nato dal basso, dal desiderio della gente comune.
Il territorio di Castel del Rio fu infatti coinvolto in prima linea nei combattimenti della Seconda Guerra Mondiale, sul fronte della Linea Gotica. Molti dei reperti, che sono oltre 2000, sono stati donati direttamente dai cittadini, che hanno rinvenuto nel corso degli anni e dei decenni materiale bellico, resti di munizioni, elmetti e divise. La collezione del Museo è organizzata in tre sezioni: la Grande Guerra, la Seconda Guerra Mondiale, l'attività partigiana e la deportazione dei cittadini di Castel del Rio.
Interessante ed originale anche la mostra “Dal fronte al focolare”, che rappresenta il cosiddetto riuso bellico, cioè l’adattamento di utensili e oggetti provenienti dal fronte all’utilizzo domestico, in un momento storico in cui era necessario fare tesoro di ogni opportunità. Il Museo è aperto per le visite di turisti individuali, gruppi e scolaresche.