La Romagna è una terra dove le tradizioni artigianali si intrecciano con la storia e l’identità del territorio.
Qui, tra borghi e città, antichi mestieri sopravvivono grazie alla passione di artigiani che, da generazioni, tramandano tecniche e saperi.
Dalle pregiate tele romagnole in canapa, simbolo della creatività contadina, alle raffinate ceramiche modellate con l’argilla dei calanchi, ogni manufatto racconta un legame profondo con la terra.
Oggi, l'artigianato continua a essere un pilastro della cultura locale in città come nei borghi, con botteghe storiche e nuove generazioni di artisti che reinterpretano le tecniche tradizionali in chiave moderna.
Questo itinerario è un viaggio attraverso le eccellenze della Romagna, dove il "saper fare" si fonde con l’arte e la passione, mantenendo vivi mestieri che sfidano il tempo e l’innovazione.
Il nostro viaggio parte dal cuore di Ferrara, dove l'arte rinascimentale della ceramica graffita continua nelle botteghe artigiane della città e del suo territorio, con le stesse tecniche e le medesime capacità creative di un tempo.
Dopo quattro secoli, un gruppo di ceramisti ferraresi ha riportato in vita la ceramica graffita, un'importante espressione culturale che si sviluppò presso la Corte Estense nei secoli XV e XVI.
L'affascinante pratica dell'incisione e l'uso di pochi colori primitivi che il fuoco scioglie e sfuma con particolari effetti cromatici rappresentano le caratteristiche principali di questa ceramica, i cui motivi di decoro sono simboli, personaggi e scene di corte.
Una delle più importanti raccolte ceramiche del periodo estense è custodita a Palazzo Schifanoia, dove si trova una collezione di oltre 800 pregevoli pezzi realizzati tra il XIV e il XVII secolo.
Oggi a Ferrara vengono prodotte varie tipologie di ceramica che è possibile ammirare in occasione dell’evento Ceramica in FEsta il 20 e il 21 maggio.
Consiglio
Prima di partire per la tappa successiva è d’obbligo fermarsi a pranzo in uno dei tanti ristoranti del centro per degustare i famosi cappellacci di zucca o il pasticcio ferrarese, direttamente dalle ricette rinascimentali di Messisbugo.
Spostiamoci verso sud e arriviamo a Ravenna per tuffarci nella splendida arte musiva.
Tante piccole tessere in pietra e vetro compongono la storia di questa antica arte arrivata in Italia tramite i contatti con l’Oriente. Centro del potere bizantino in Italia, Ravenna è da sempre indiscutibilmente la patria del mosaico e non è un caso che in città sia possibile ammirare, in sette dei suoi otto monumenti UNESCO, il più ricco patrimonio mondiale di mosaici antichi dei secoli V e VI.
Passeggiando per il suo centro storico potrai entrare in botteghe dove gli artigiani trasformano minuscole tessere in capolavori senza tempo. Qui potrai ammirare e, se vuoi, provare a realizzare il tuo piccolo mosaico grazie ai tanti corsi sempre in programma.
Consigli
Da gustare
A cena provate i cappelletti romagnoli. A differenza dei “cugini” emiliani e dei tortellini bolognesi, qui vengono tradizionalmente riempiti con formaggi e serviti in brodo di cappone, oppure con il ragù.
Il secondo giorno la prima tappa è Villanova di Bagnacavallo, a pochi chilometri da Ravenna .
Qui tra canne, vimini e paviera, l’arte dell’intreccio delle erbe palustri racconta la storia di una comunità che ha trasformato risorse naturali in opere d’arte.
Le popolazioni che vivevano nell’area del Delta (Ravenna, Argenta, Comacchio e Ostellato) infatti hanno saputo sfruttare al meglio la canna palustre che cresce spontanea in questi territori. E’ così che hanno iniziato a creare tantissimi oggetti d’uso quotidiano (tetti, borse, stuoie, cappelli, cesti e persino mobili) facendo fronte alle poche risorse economiche a disposizione e sviluppando una vera e propria arte.
Secondo la tradizione questa forma di artigianato ha mosso i suoi primi passi nell’area di Villanova di Bagnacavallo.
Il posto giusto per scoprire questi antichi saperi e provare a intrecciare con le tue mani è l’Ecomuseo delle Erbe che documenta la grande abilità nell’intreccio sviluppata nei secoli dagli abitanti locali svilupparono nei secoli tra ricostruzioni d’ambiente, supporti multimediali e testimonianze della vita della comunità.
Eventi
Il momento ideale per scoprire l’artigianato di Bagnacavallo è sicuramente durante i principali eventi
Dopo aver pranzato gustando un’ottima piada romagnola all’interno della quale potete sbizzarrirvi con il ripieno, ci spostiamo a Gambettola, nel cesenate.
L’ultima tappa di questo itinerario fa scoprire un'altra tecnica in uso in queste terre sin dal XVIII secolo: quella della stampa su tela, una tradizione contadina rifiorita nelle zone di Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini dopo un lungo periodo di oblio.
Questa antica pratica artigianale, parte integrante del patrimonio storico e culturale della Romagna è una tradizione che affonda le proprie radici nell'ambito dell'artigianato povero, legato agli strumenti dell'essenziale creatività contadina.
La tecnica è oggi salvaguardata da una decina di artigiani nelle loro stamperie sparse tra Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini: i numerosi prodotti nascono ancora oggi, rigorosamente battuti a mano da chi ha scelto di non derogare al metodo tradizionale, utilizzando colori ottenuti dalla ruggine o da altri minerali “poveri” .
Visto che tra le numerose stamperie del territorio che aprono le loro porte ai visitatori per tour guidati e altre iniziative alcune sono proprio a Gambettola, è qui che vi consigliamo di terminare il tour.
Da sapere
Curiosità
A Cesena ha sede l’Associazione Stampatori Tele Romagnole, che si propone di tutelare il patrimonio storico e culturale della stampa a mano su tela ed è costituita dall'unione delle Stamperie che continuano ad utilizzare i procedimenti tradizionali.
Siamo certi che rimarrai affascinato nello scoprire come viene tramandata quest’arte secolare.