Nel cuore della Romagna si cela un paesaggio unico: il Parco della Vena del Gesso Romagnola.
Qui, tra antichi borghi di pietra e sentieri che si snodano tra falesie di gesso, si sviluppa un’escursione con punti panoramici su vallate e vette circostanti davvero mozzafiato. I paesaggi che incontrerete sono aspri e selvaggi nelle zone vicino alle falesie di gesso, e più rigogliosi con boschi e prati fioriti nelle altre.
Questo trekking è ben segnalato dal Club Alpino Italiano - CAI e adatto a escursionisti di ogni livello: parte da Borgo Rivola e attraversa il misterioso Borgo dei Crivellari, con le sue case di gesso, per poi raggiungere il Rifugio Cà Carnè, immerso nella natura.
La sua atmosfera tranquilla e la bellezza del paesaggio lo rendono ideale per una sosta.
L’itinerario inizia nel cuore del Parco regionale della Vena del Gesso Romagnola.
Il sentiero CAI 511 parte da Borgo Rivola, frazione di Riolo Terme, lungo l’ex statale “Casolana”; raggiunta la località in auto il consiglio è di parcheggiare nei pressi del campo di calcio, troverete le indicazioni per imboccare il sentiero che salendo sul versante Nord della Vena del Gesso vi condurrà a Borgo dei Crivellari, borgo quasi fantasma di case di gesso, risalente a circa mille anni fa, un tempo abitato dai dai gessaioli, gli antichi cavatori del minerale.
Distrutto dalla guerra, è stato progressivamente abbandonato e oggi rivive grazie a progetti di recupero di alcuni privati, mantenendo intatta la sua atmosfera senza tempo."
Proseguendo si raggiunge la vetta del Monte della Volpe (495 m.) da dove il panorama si apre sulle colline romagnole. Qui, i cristalli di gesso creano giochi di luce unici. E’ possibile anche osservare delle vere e proprie bolle di gesso, che rendono però il percorso più difficoltoso: per questo in alcuni tratti in discesa il sentiero è stato scalinato e reso più agevole.
In discesa, il sentiero CAI 511 attraversa un importante zona carsica, la Sella di Cà Faggia, un luogo incantato dove la vegetazione cambia radicalmente, offrendo un contrasto affascinante tra il verde intenso del castagno del versante Nord e il giallo dorato del terebinto (arbusto spontaneo con fiori, di solito di colore verde giallastro che sbocciano in primavera, seguiti da piccoli frutti rossi che maturano in autunno) del versante Sud.
La Sella di Cà Faggia è un punto panoramico che offre una vista spettacolare sulla Vena del Gesso romagnola, sulle valli circostanti e sugli affioramenti di gesso. Luogo ideale per escursioni e attività all’aria aperta, come la fotografia naturalistica.
Proseguendo per qualche decina di metri, dalla cima de La Sella, si può scorgere in basso una serie di falesie gessose nella Valle cieca di Rio Stella, piccolo torrente che si interra, attraversando tutto un sistema di grotte sotterranee scavate nel gesso per circa un chilometro e mezzo, per poi uscire nel versante Nord, con il nome di Rio Basino.
Continuando si raggiunge il fondovalle del torrente Sintria, per poi salire fino alla Chiesa di Vespignano e dopo gli ultimi strappi di salita, fra frutteti, vigne e boschetti, intercettare la strada che porta al Centro Visite Rifugio Cà Carnè.
Nel cuore del Parco della Vena del Gesso Romagnola il Rifugio Cà Carnè è il punto perfetto per concludere il trekking: qui dopo aver visitato il museo naturalistico e fatto una pausa (è dotato di punto ristoro e aree picnic) ci si può rilassare godendosi semplicemente il silenzio della natura, con un panorama impareggiabile sulle vette della Vena del Gesso.
Dal Rifugio Cà Carnè potrete rientrare a Borgo Rivola, godendovi la natura e il panorama, passando nuovamente per la Sella di Cà Faggia e Borgo dei Crivellari.
Giunti a Borgo Rivola, prima di rientrare, potrete visitare, il piccolo Museo sul Carsismo e la Speleologia (aperto da marzo a ottobre), che sorge all’interno dell’ex Casa Cantoniera, posta nella strada che da Riolo Terme porta a Casola Valsenio, dedicato al mondo affascinante del Parco della Vena del Gesso Romagnola.