La produzione di manufatti di metallo è una tradizione ben radicata in Emilia Romagna. Da secoli oro, argento e rame, ma anche ferro e bronzo vengono sapientemente lavorati nelle botteghe di artigiani e artisti provenienti da varie parti della regione.
La prima tappa del nostro itinerario sulle tracce di quest’arte è un borgo della provincia di Piacenza: Grazzano Visconti. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento alcuni artigiani di Grazzano si specializzarono nella lavorazione del ferro, tanto da attirare l’attenzione del conte Giuseppe Visconti di Modrone che richiese loro di collaborare alla costruzione di un suggestivo borgo in stile medievale. Situato attorno all’antico castello di Grazzano, nel tempo il borgo è diventato l’attrazione principale della località.
Spostandoci in direzione sud, a una quarantina di chilometri da Reggio Emilia troviamo Castelnovo né Monti. Qui le botteghe artigiane devono la loro fama a una tecnica molto particolare: la fusione delle campane, tramandata di famiglia in famiglia sin dal Cinquecento. Grazie al miglioramento delle tecniche di produzione, i maestri di Castelnovo e in particolare la Famiglia Capanni fondono ancora oggi il bronzo delle campane, destinate a molte chiese e monasteri del Nord Italia.
Rimanendo in provincia di Reggio Emilia, a Quattro Castella si può ammirare la produzione di gioielli d’oro molto particolari. Utilizzando la tecnica a sbalzo e l’incisione, gli artigiani riprendono per le loro creazioni i motivi decorativi della tradizione matildica, legata cioè all’epoca di Matilde di Canossa (1046-1115).
Spostandoci a Modena, l’istituzione della Corporazione degli Orefici modenesi risale a un decreto del 1444 di Lionello d’Este. Da allora le botteghe orafe della città non hanno cessato di produrre manufatti e gioielli in oro, spesso con l’aggiunta di pietre preziose. Quello dell’orafo è un mestiere che si tramanda infatti di padre in figlio, e che oggi come nel Medioevo si avvale di strumenti semplici e delle grandi abilità degli artigiani. Tra gli altri metalli lavorati nella zona di Modena ricordiamo anche il rame.
A Bologna la lavorazione artistica di metalli come l’oro, l’argento e il rame è di casa da circa un millennio. La stessa toponomastica lo dimostra: nel Medioevo la centralissima Via degli Orefici era punteggiata di botteghe orafe, dedite allo sbalzo, alla cesellatura, al traforo e a molte altre attività di trasformazione dei metalli preziosi. Anche il ferro battuto vanta una tradizione antica in città, e opere d’arte come il quattrocentesco balcone di palazzo Bevilacqua ne sono un esempio. Una collezione di rilievo si può ammirare anche all’interno del Museo Davia Bargellini.
Infine giungiamo a Forlì, per scoprire un’antica bottega del centro che porta avanti una professione ormai molto rara, quella dell’arrotino. Entrare in questo negozio di Corso Mazzini è un vero e proprio viaggio nella storia della molatura delle lame.