A cavallo nell’anello dei Mandrioli

Percorso di grande fascino e suggestioni storiche e naturalistiche

Logo CC

Per un’esperienza in sella all’insegna di un turismo slow in sella al proprio amico a quattro zampe, Bagno di Romagna offre un interessante itinerario ben segnalato lungo circa 18 chilometri, abbastanza impegnativo ma che si snoda quasi tutto all’ombra, affrontando un dislivello di circa mille metri. Si percorre a cavallo in circa 5 ore, soste escluse, preferibilmente nella stagione primaverile e autunnale
L'itinerario si può seguire anche a piedi, in circa 7 ore.

Il percorso offre numerose opportunità per vivere la storia del territorio e ammirarne i suggestivi paesaggi. Si vivrà l’emozione di attraversare il piccolo e incantato borgo delle Gualchiere per poi giungere al pianoro di Nasseto e ai suoi panorami mozzafiato, dove è presente anche un bivacco. Proseguendo lungo un tratto dell’affascinante “via Romea” dei pellegrini medievali, si coglierà la meraviglia delle stratificazioni di marna e arenaria dei Mandrioli, che raccontano da sempre l’antica storia geologica di questa parte preziosa d’Appennino. 

Questo percorso di circa 18 chilometri che attraversa antichi borghi e case di pietra diroccate, campi, boschi e faggete, si può seguire anche a piedi, in circa 7 ore, preferibilmente nella stagione primaverile e autunnale.

Questo itinerario si aggiunge agli altri due percorsi nel territorio di Bagno di Romagna altrettanto adatti a essere effettuati a cavallo: A cavallo nelle valli di Pietrapazza e Rio SalsoA cavallo sui colli di San Piero in Bagno.

È consigliabile, prima di mettersi in viaggio, verificare aperture e chiusure della SP 142 del Passo dei Mandrioli, in funzione dell'andamento di eventuali lavori, consultando la pagina Facebook e il profilo Instagram del Comune di Bagno di Romagna.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Sport
  • Target
    Amici/Solo
  • Prima tappa – Le Gualchiere Bagno di Romagna

    Ci troviamo a sud di Bagno di Romagna, luogo ricco di benefiche acque termali e riconosciuto tra i borghi più belli d’Italia. Si parte dalle Gualchiere dopo circa 500 metri dal bivio in direzione del Passo dei Mandrioli, lungo la SP137 che conduce a Verghereto, dalla spalla destra di un ponte (è segnato b/r CAI 177 e 181, Val di Bagno Trek, Cammino di San Vicinio). Si scende poi nella stretta valle e si attraversa il borghetto delle Gualchiere (510 metri slm). 

    La strada scorre lungo il fosso, per poi inerpicarsi sulla destra a fianco di un traliccio in un boschetto con tratti di selciatura, e presto giungere alla confluenza dei torrenti che originano il Fosso delle Gualchiere: si attraversa quello del Capanno su un ponte di pietra. Subito dopo, poco sopra la maestà Balassini, mentre il 181 biforca a sinistra, seguiamo il sentiero CAI 177 che, ricalcando il percorso dei pellegrini medievali, sale con veloci zig-zag il ripido controcrinale tra le valli del Capanno (a destra) e del Chiuso (a sinistra).
    Si sale tra la rada vegetazione su scalini naturali, stratificazioni di marne ed arenarie. 

  • Seconda tappa – Area Wilderness Fosso del Capanno Bagno di Romagna

    Qui il paesaggio si apre: si cammina sull'orlo dell'Area Wilderness Fosso del Capanno racchiusa tra il versante che stiamo risalendo e quello su cui si snoda la Strada dei Mandrioli (SP 142). 

    Aggirata la cima di Poggio Alto, la mulattiera si placa in un pianoro (899  metri slm). Accanto ai ruderi del podere di Nasseto da cui è stato ricavato un "rifugio aperto" e che ospita nei pressi un abbeveratoio dove far rifocillare il nostro cavallo, c'inoltriamo in uno splendido viale di aceri che indica la via. 

    Poco dopo s'incontra il bivio con il CAI 181 che scende a sinistra per il Chiuso, mentre il nostro 177 segue sulla mezza costa arida di galestro scivoloso, per poi immergersi nella splendida faggeta che ricopre le pendici di monte Zuccherodante.

  • Terza tappa – Passo Serra Bagno di Romagna

    In questa terza tappa, dopo molti tornanti sbuchiamo finalmente a Passo Serra (1150 metri slm), dove un cippo  ricorda come il medievale itinerario romeo qui valicava l'Alpe tra Romagna e Toscana. 

    Si segue scendendo la mulattiera per 200 metri attraversando una radura, invasa in estate da felci, fino ad un incrocio di numerosi segnavia (1102 metri slm). Noi prendiamo lo 00/GEA/GAVB verso destra, seguendo un'ampia pista che aggira lo Zuccherodante e percorre lo spartiacque tra alberi d'alto fusto.

  • Quarta tappa - Passo dei Mandrioli Bagno di Romagna

    Ignorando le deviazioni sulla sinistra, giungiamo a Passo dei Mandrioli (1173 metri slm) sbucando sulla ex SS 71, ora SP 142. Uno sguardo al panorama superbo che si apre verso la Romagna e procediamo a sinistra lungo la provinciale nel versante toscano (SR 71) per circa 400 metri. Superato un casotto, si attraversa l'asfaltata ad una secca curva per riprendere sulla destra il CAI 00 (1160 metri slm) che s'inerpica subito in una faggeta: sono circa 500 metri di salita impegnativa, al cui termine, in una radura che scende verso il Casentino, si arriva a Poggio Lombardona (1265 metri slm). Ora lo 00 si snoda sul poderoso crinale, sul confine est del Parco Nazionale delle Foreste casentinesi, Monte Falterona e Campigna, correndo sul margine d'uno spettacolare precipizio che sovrasta la Strada dei Mandrioli e l'intera Valle del Savio. 

    Si oltrepassa Cima Termine (1277 metri slm) e circa mezzo chilometro dopo si abbandona lo 00 che svolta secco a sinistra, per imboccare sulla destra il CAI 201/ VDBT che in 700 metri scende fino a Prato dei Grilli e s'immette su una pista forestale (1019 metri slm). La seguiamo sulla sinistra e in breve (300 metri) si è ad una sbarra, dove imbocchiamo sulla  destra il CAI 185 che scende nella Valle di Becca. 

    Con veloci tornanti sulla mezza costa la mulattiera ne taglia in diagonale il versante. Si intravedono, giù verso il fosso, i ruderi dei poderi Serciole, Casanova e Campo del Rosso, e già appare la casona di Becca (772 metri slm), non più salda, davanti a cui poi transitiamo. 

    Ora la mulattiera, selciata in parte, scende con stretti tornanti nella fitta vegetazione. Poi c'è l'incontro con due successive maestà: l'ultima è ai margini di un'area attrezzata per pic nic. In meno di 1 chilometro, una pista forestale porta sulla SP 142 costeggiando il Fosso. La si imbocca verso sinistra fino al bivio con la SP 137, ove di nuovo si prosegue a destra raggiungendo in breve il luogo da cui siamo partiti.

Ultimo aggiornamento 18/04/2024

Per maggiori informazioni

Redazione Percorsi del Savio

Uffici informazione turistica

Bagno di Romagna - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
Info

Potrebbe interessarti...

Potrebbe interessarti...

SITO UFFICIALE DI INFORMAZIONE TURISTICA © 2024 Regione Emilia-Romagna | Assessorato Turismo e Commercio