Archeologia nella pianura di Bologna

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Fin dall’antichità la pianura bolognese è stata abitata e attraversata da numerosi popoli: tra le sue fertili campagne e i suoi canali rimangono tantissime tracce della sua lunga storia, da scoprire in questo itinerario che attraversa terreni ancora segnati dall’antica centuriazione romana.

  • Durata
    24 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Famiglia,Coppia
  • Prima tappa - Terramara di Anzola dell’Emilia Anzola dell'Emilia

    Per intraprendere un viaggio nella storia della pianura bolognese, non possiamo che partire dalle sue origini. Risalenti a circa 3300 anni fa, la terramara di Anzola dell’Emilia rappresenta un importante villaggio dell'Età del Bronzo, caratterizzato dalla sua forma quadrangolare e dal fossato che lo circonda, comune nella pianura padana centrale.

    Il Museo Archeologico Ambientale di Anzola è dedicato ai ritrovamenti di questo sito e restituisce attraverso reperti e ricostruzioni la vita quotidiana di una comunità molto ben organizzata, aperta a traffici e commerci, con svariate produzioni di una certa raffinatezza.

  • Seconda tappa - Museo della Civiltà Villanoviana Castenaso

    Il nostro viaggio attraverso i secoli ci porta nella frazione di Villanova di Castenaso dove, tra il 1853 e il 1856, l'archeologo Giovanni Gozzadini scoprì e identificò le testimonianze di una delle principali culture dell'età del Ferro italiana, nota come "Villanoviana". Questa facies culturale è considerata la fase più antica della civiltà etrusca.

    Proprio nei luoghi dei primi ritrovamenti sorge il MUV – Museo della Civiltà Villanoviana, una prestigiosa raccolta che ospita i reperti di una necropoli villanoviana. Tra essi spicca la "Stele delle spade", caratterizzata da una complessa decorazione a bassorilievo, insieme a corredi funerari, vasellame bronzeo e ornamenti personali. Il percorso di visita si completa con la ricostruzione a grandezza naturale di una capanna villanoviana, situata nel giardino del Museo.

  • Terza tappa - Museo di Claterna Ozzano dell’Emilia

    Proseguiamo lungo la Via Emilia, un'arteria di fondamentale importanza fin dai tempi antichi, per raggiungere Ozzano dell’Emilia. Qui, un'area archeologica di notevole interesse rivela l'antica esistenza della città romana di Claterna, un insediamento fondato nel II secolo a.C. e che raggiunse dimensioni paragonabili o superiori a quelle di Bononia (Bologna) e Forum Cornelii (Imola) prima di scomparire misteriosamente intorno al VI secolo d.C.

    La straordinaria storia di questa città e le sue peculiarità sono raccontate attraverso reperti e ricostruzioni nel Museo di Claterna, ubicato nel Palazzo della Cultura di Ozzano.

  • Quarta tappa - Cippo di Sacerno Calderara di Reno

    L'epoca romana ha lasciato un'impronta indelebile nella pianura bolognese: alcune testimonianze sono evidenziate da importanti ritrovamenti, mentre altre sono solo documentate ma suscitano grande suggestione tra le popolazioni locali.

    È il caso del Cippo di Sacerno, un monumento che emerge tra le campagne di Calderara di Reno, rappresentando il luogo in cui, secondo alcune interpretazioni storiche, i tre generali romani Ottaviano, Lepido e Antonio divisero le province nel dominio di Roma alla morte di Giulio Cesare, dando vita al Secondo Triumvirato.

    Il nome stesso della località, Mezzomondo, che letteralmente significa "alla metà del mondo", riflette la fascinazione popolare per il luogo dove quei grandi generali romani, di fatto, si spartirono il mondo.

  • Quinta tappa - Museo Casa Frabboni San Pietro in Casale

    Per la conclusione del viaggio, ci dirigiamo verso San Pietro in Casale, dove la mostra permanente "Pianura Romana: Villa Vicus Via" presenta testimonianze archeologiche significative di una zona che, specie in età augustea, dovette conoscere una fioritura notevolissima.

     Al centro del racconto l'insediamento di Maccaretolo, con i suoi eccezionali reperti, insieme a ville rustiche e insediamenti agricoli dell'epoca. La mostra è ospitata presso il Museo Casa Frabboni, riaperto di recente dopo lavori di restauro e riqualificazione.

Ultimo aggiornamento 13/04/2024

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Redazione Pianura Bolognese

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