Castel Bolognese e Solarolo sono due borghi sorti in quella fortunata “terra di mezzo” tra la collina e la pianura di Ravenna, nella quale si godono gli elementi positivi di entrambi gli ambienti: serenità, quieto vivere e qualità della vita.
La Via Emilia, che attraversa il primo e fiancheggia il secondo, e la collocazione tra Faenza ed Imola, hanno assicurato loro una interessante vivacità storica.
Fondato dalla famiglia Felsinei nel 1380, dall’epoca medievale non ha mai disatteso al suo nome: Cesare Borgia la rase al suolo durante la sua conquista della Romagna, Napoleone nel 1797 vi sbaragliò le truppe pontificie, mentre nel 1945 fu un importante caposaldo tedesco a ridosso della linea gotica.
Il centro storico di Castel Bolognese, è impreziosito da un museo all’aperto imperdibile per gli appassionati d’arte: un percorso di opere in bronzo e ceramica del maestro Angelo Biancini, che ne raccontano l’evoluzione artistica dagli anni ’30 fino alla morte.
A circa 2 km dal centro del paese troviamo il Mulino Scodellino, ultimo esempio ancora esistente della serie di molini sorti tra il XIV ed il XV secolo lungo il canale che da essi prese il nome.
Il Mulino deve probabilmente il suo nome alla “scudella” di farina che il mugnaio tratteneva per la molitura.
Il Comune di Castel Bolognese ne acquisì il possesso nel 1489 e lo ha conservato ininterrottamente fino ad oggi.
È visitabile in occasione delle Giornate del FAI di Primavera e attraverso le iniziative e gli eventi che vengono organizzati durante tutto l’anno.
L’itinerario prosegue quindi a Solarolo, anticamente Castrum Solaroli, piccolo borgo circondato dalla pianura che è stato al centro di dispute e repentini passaggi di mano nel corso di tutta la sua storia: governata dai Manfredi, signori di Faenza fino al 1501, viene poi occupata dal "Valentino" e successivamente dalla Repubblica veneta, fino ad essere concessa in pegno ai Gonzaga di Mantova ed infine allo Stato Pontificio.
Il centro di Solarolo mostra le tracce di epoche diverse: resti archeologici, tratti di mura medievali ed affascinanti abitazioni ottocentesche.
In via Ordiere 3 troviamo il Sito Archeologico di via Ordiere, un villaggio dell'età del Bronzo che custodisce uno dei più vasti e ricchi patrimoni archeologici della Romagna. Grazie alla collaborazione con l'Università di Bologna, il sito è visitabile sia dai privati cittadini in occasione delle molte iniziative di archeologia sperimentale, sia dalle classi scolastiche, che qui hanno la possibilità di vivere per un giorno nei panni di una comunità di 3500 anni fa.
Nota: lo spirito popolare di questi due comuni trova la massima espressione in due festival che hanno sempre gareggiato riguardo a quale evento sia il più antico e più grande: la Festa dell'Ascensione a Solarolo e la Sagra di Pentecoste a Castel Bolognese. Eventi che permettono di rivivere le musiche e i “mangiari” romagnoli più tipici, nonché il senso di un divertimento semplice e sempre più raro.