Musica e teatri storici della Pianura Bolognese

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A seguito dell’evento alluvionale che ha colpito la nostra regione a Ottobre 2024 questo itinerario può essere soggetto a chiusure o ridefinizioni del percorso.
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Un percorso nella tradizione musicale della pianura bolognese. Luogo d'origine di strumenti e prestigiose scuole di artigianato musicale. Luogo di nascita e permanenza di celebri cantanti e musicisti. Un luogo in cui la musica ha sempre trovato un palco, nel contesto di meravigliosi teatri storici, piccoli gioielli del territorio.

A poca distanza da Bologna città creativa della Musica Unesco. Ecco qui alcuni spunti per conoscere e immergersi nella ricca storia musicale della sua pianura.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Arte & Cultura
  • Target
    Amici/Solo,Coppia
  • Prima tappa - Museo dell'Ocarina Budrio

    Il nostro itinerario parte da Budrio, piacevole cittadina porticata nota per essere il luogo di nascita dell’ocarina, un caratteristico strumento a fiato in terracotta dalla forma simile a una piccola oca (ucareina, in dialetto bolognese). Inventato a metà Ottocento da Giuseppe Donati e oggi noto tra gli appassionati di tutto il pianeta, soprattutto in estremo oriente, lo strumento è celebrato nel Museo dell'Ocarina, una collezione unica al mondo che conserva esemplari, spartiti e testimonianze della lunga tradizione di artigianato musicale locale.

  • Seconda tappa - Teatro storico A. Zeppilli Pieve di Cento

    Il percorso nella musica prosegue a Pieve di Cento, borgo noto come “la piccola bologna” per via delle sue strade porticate, dal 2019 premiato con la Bandiera Arancione del Touring Club Italiano. Antica e illustre la sua tradizione musicale, ben raccontata nel Museo della musica, un allestimento conservato nel Palazzo Comunale che attraversa secoli di storia musicale e arte della liuteria, oltre a una collezione di costumi di scena e oggetti personali appartenuti al celebre soprano Alice Zeppilli (1885-1969), trasferitasi a Pieve di Cento a seguito del matrimonio con il violoncellista pievese Giuseppe Alberghini.

    Alla soprano è intitolato anche lo splendido Teatro storico A. Zeppilli, inserito nel palazzo comunale. Nell’elegante teatro, decorato con motivi raffinati, è conservato anche un sipario originale dell’Ottocento raffigurante Esopo che parla ai pastori. Il teatro è tutt’ora utilizzato per spettacoli e concerti.

    La tradizione musicale a Pieve è quantomai viva nelle attività della Scuola di Liuteria Centopievese, un laboratorio dove si tengono ancora prestigiosi corsi di artigianato musicale. La Scuola è visitabile su richiesta.

    Infine merita una visita la recentissima Casa della Musica, un’affascinante realizzazione di architettura contemporanea che richiama la forma delle casse armoniche e che ospita le locali scuole di musica.

  • Terza tappa - Teatro storico comunale San Giovanni in Persiceto

    Si prosegue attraverso il dolce paesaggio della pianura per arrivare a San Giovanni in Persiceto. Qui, tra le vie del peculiare centro storico detto “borgo rotondo”, sorge il teatro storico comunale, costruito nel 1786 su progetto dell'architetto Giuseppe Tubertini. Sottoposto a successivi interventi e decorazioni, l’interno mantiene intatta la struttura settecentesca, che richiama il prospetto di un edificio classico. Il teatro è aperto al pubblico per la stagione teatrale ed è visitabile su richiesta.

  • Quarta tappa - teatro storico F. Bibiena Sant'Agata Bolognese

    Sant’Agata Bolognese è la cittadina che ha dato i natali a Nilla Pizzi, artista entrata di diritto nella storia della canzone italiana grazie ai suoi grandi successi degli anni ‘50, come Grazie dei fiori con cui vinse il Festival di Sanremo, o Papaveri e papere. A quest’ultima canzone Sant’Agata ha dedicato una curiosa opera di street art: la vecchia torre dell’acquedotto del paese è stata recentemente ridipinta con le sembianze di uno sgargiante papavero, che si staglia fiero sull’orizzonte della pianura.

    Nel centro di Sant’Agata è conservato il teatro storico Ferdinando Bibiena, un piccolo gioiello ancora oggi aperto al pubblico per concerti e spettacoli. Le sue origini risalgono alla fine del secolo XVIII ed è intitolato ai Bibiena, famiglia specializzata in realizzazioni teatrali che tradizione vuole avessero una residenza a Sant'Agata. Oltre alle raffinate decorazioni, il teatro si caratterizza per un’elegantissima platea e per una sala piccola e raccolta, aspetto che ne ha indirizzato l'attività in un ambito decisamente colto. Il teatro è visitabile su richiesta.

Ultimo aggiornamento 01/06/2022

Per maggiori informazioni

Redazione Pianura Bolognese

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San Giovanni in Persiceto e Pianura bolognese - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT-R)
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