Un indimenticabile giro in moto sui colli bolognesi

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I Colli Bolognesi, con le loro sinuose strade che attraversano vigneti, borghi medievali e paesaggi mozzafiato, offrono un'esperienza unica per gli amanti delle due ruote.

Se sei un appassionato motociclista in cerca di avventure emozionanti e panorami suggestivi, un giro in moto nell’entroterra collinare bolognese saprà offrirti grosse soddisfazioni.

Dietro ogni curva, potrai scorgere verdi cime e incantevoli laghi azzurri, approfittando di una sosta in uno dei tanti rifugi di alta quota.

Preparati a immergerti nella storia, nella cultura e nel paesaggio di questa affascinante regione dell'Italia settentrionale.

  • Durata
    48 ore
  • Interessi
    Natura & Outdoor
  • Target
    Tutti
  • Prima tappa - Museo DEMM Porretta Terme

    La prima tappa è un omaggio a uno storico e glorioso marchio delle due ruote “appenniniche”: la DEMM di Porretta Terme (nel comune di Alto Reno Terme), “mitica” industria metalmeccanica e casa motociclistica attiva dal 1919 al 1988.

    Partendo di prima mattina e lasciandosi alle spalle la città di Bologna, percorrendo la strada statale 64 Porrettana si raggiunge, in poco più di un’ora, il centro della nota località termale dove si trova il Museo DEMM (via Mazzini, 230, visitabile tutti i giorni previo appuntamento).

    All’interno si possono ammirare più di 100 modelli e prototipi di moto storiche a partire dal Dick-Dick, il primo ciclomotore DEMM costruito nel 1956, oppure la prima moto due tempi 125cc prodotta dall’azienda e il “Mini DEMM”. 

    Il museo vanta, inoltre, alcuni pregiati oggetti da collezione, tra i quali, un esemplare unico di “Motrice Pia” realizzato dall’ingegnere Enrico Bernardi nel 1884, primo esemplare di motore a scoppio al mondo.

    Nei dintorni merita una visita la località di Castelluccio con l’interessante Castello Manservisi

  • Seconda tappa - Il Corno alle Scale Lizzano in Belvedere

    Con la seconda tappa si sale ancora dirigendosi verso Lizzano in Belvedere e il Corno alle Scale con meta il rifugio Cavone.

    Il percorso è gradevole e particolarmente adatto per gli amanti delle due ruote. Il consiglio è quello di fermarsi, a poco meno di metà strada, per visitare il centro montano di Vidiciatico.

    Si tratta di un borgo di origine medievale che offre interessanti spunti per una passeggiata a partire dal caratteristico centro storico con i quattro voltoni d'accesso, l'abside della vecchia chiesa e l'adiacente campanile.

    Riprendendo il percorso, si procede verso la località Cavone (proprio ai piedi del Corno alle Scale) dove si trova l’omonimo rifugio adatto per il pranzo e punto di partenza per suggestive camminate.

    L’area è attrezzata anche con un’area pic nic e offre una cornice suggestiva grazie alla presenza di un laghetto. 

    Privilegiando le strade che esaltano l’esperienza della moto e ritornando verso Lizzano in Belvedere, si può raggiungere il Rifugio Segavecchia (a 900 metri di altezza) dove è possibile cenare e pernottare. 

    Immerso nel cuore del Parco del Corno alle Scale, circondato da fresche e rigogliose foreste alle pendici del massiccio consigliamo caldamente di cogliere l'occasione di una passeggiata mattutina nei dintorni dopo una rigenerante colazione, prima di rimettersi in sella.

  • Terza tappa - Il bacino di Suviana Camugnano

    Per l’ultima tappa si cambia scenario (e Valle) e si raggiunge il Parco Regionale dei laghi di Suviana e Brasimone tra i comuni di Camugnano e Castiglione dei Pepoli.

    Meta tradizionale del turismo bolognese stagionale, il bacino di Suviana ha conosciuto negli ultimi anni una fase di felice rinascita.

    Posto a 400 metri di altezza, è la destinazione ideale per una giornata all’aria aperta dedicata al relax, allo sport o al trekking.

    Dalle sue rive partono numerosi sentieri che risalgono i pendii circostanti, come quello del Monte di Stagno o del Monte di Baigno.

    Nei dintorni meritano una visita anche il magico castagneto secolare del Poranceto e i numerosi borghi arroccati sulle alture, come il paese di Bargi e il caratteristico e “misterioso” borgo di Chiapporato, originario del secolo XVII, abitato fino al 2003.

Ultimo aggiornamento 19/09/2024

Per maggiori informazioni

Redazione Appennino Bolognese

Uffici informazione turistica

Sasso Marconi e Appennino bolognese - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT-R)
Info
Alto Reno Terme - Porretta Terme - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
Info
Lizzano in Belvedere (Corno alle Scale) - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
Info
Lizzano in Belvedere Vidiciatico (Corno alle Scale) - Ufficio Informazioni e Accoglienza Turistica (IAT)
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